In un’intervista rilasciata a Repubblica il neo segretario del Partito democratico parla della sua agenda politica. Dal ruolo delle donne interno al partito allo Ius soli, passando per il voto ai sedicenni e il prossimo candidato a sindaco di Roma
Il neo segretario del Partito democratico Enrico Letta racconta il suo programma politico in un’intervista rilasciata a Repubblica.
Letta confida di aver deciso in poco tempo di accettare la candidatura alla segreteria del Pd per via della sua passione politica. Da Parigi e più nello specifico da Sciences Po, l’università in cui ha insegnato dal 2015, Enrico Letta si è portato con sè quattro studenti, tutti tra i 25 e i 30 anni, «saranno il mio cervello» ha detto.
Durante l’intervista tocca vari punti della sua agenda politica che punta a rinforzare e “svecchiare” il Partito democratico. Il primo punto sono le donne. «Un partito che ha solo maschi non è in linea con il resto del mondo» ha detto. «Il problema sono gli incarichi monocratici che da noi sono tutti al maschile perché abbiamo un meccanismo di selezione basato sulla forza». Tuttavia, ci sono già dei malumori interni al partito sulla sua decisione di sostituire i due presidenti a guida di Camera e senato con due donne. «Sono sicuro che i gruppi sceglieranno sulla base di una selezione e sceglieranno votando donne di qualità – ha dichiarato – e conosco moltissime di straordinarie nel Pd, sempre un passo indietro perché il sistema è organizzato attorno a dinamiche che le schiacciano».
L’ex presidente del Consiglio torna anche sulla sua proposta di dare il diritto di voto ai sedicenni, una battaglia che agli inizi apparteneva al Movimento cinque stelle di Beppe Grillo. «Credo che un partito progressista votato solo da anziani non possa reggere nel tempo» ha detto, prima di specificare che: «La proposta del voto ai sedicenni, sbeffeggiata da molti, parte da qui: dalla necessità della politica di interessare i ragazzi e al tempo stesso di rispondere ai loro bisogni e ai loro problemi. Mi dicono: guardano solo l’iPad. Gli farei vedere certi adulti».
Per quanto riguarda il capitolo Ius soli è convinto che sia uno dei pilastri attorno il quale si formerà il programma politico del partito. «Penso sia sempre stato uno dei punti forti della nostra identità, del nostro impegno. Lo sarà anche con me, ci metterò più carica» ha detto, ricordando la necessità di colmare il gap demografico come hanno fatto altri paesi europei.
Non chiude la porta a un’alleanza con il Movimento cinque stelle nelle tornate amministrative locali. Ha detto che per ogni elezioni cittadina si prenderà del tempo per riflettere insieme agli altri membri del partito. E per le prossime elezioni autunnali di Roma afferma: «Ringrazio Roberto Gualtieri che è un ottimo candidato per Roma ed è una grande opportunità per il Pd. Ho fermato però tutto perché siccome devo assumermi la responsabilità di aiutare i territori in una partita molto importante vorrei avere tutti i dati a disposizione».
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