Renata Polverini, esponente di punta di Forza Italia ed ex presidente del Lazio, si è detta stupita dal dietrofront dopo le dichiarazioni di Salvini. Non tutti gli azzurri se la sentono di seguire il leader, il primo banco di prova sarà il 9 dicembre, quando il premier Conte dovrà relazionare in Parlamento in vista del consiglio europeo e dovranno esprimersi in aula
La scissione degli azzurri sul no di Silvio Berlusconi al Mes: «La nota di Berlusconi è arrivata come un fulmine a ciel sereno, nessuno di noi era al corrente che ci fosse un cambiamento in vista» e adesso chiamano il «voto libero». Lo ha detto Renata Polverini, deputata di Forza Italia, intervenendo ai microfoni della trasmissione 'L’Italia s’è desta' su Radio Cusano Campus.
La presa di posizione di Berlusconi, ha raccontato, «ci ha lasciato un po’ perplessi perché Berlusconi è un leader che decide, ma che coinvolge sempre i suoi parlamentari». Il no di Berlusconi al trattato è arrivato dopo che il leader della Lega, Matteo Salvini, ha minacciato gli altri alleati, dicendo che chi «approverà questo oltraggio, questo danno per l’Italia e per le generazioni future finisce di essere compagno di strada della Lega».
La posizione di Silvio
I deputati e i senatori di Forza Italia sono confusi. «Una settimana fa lo abbiamo sentito telefonicamente quando dovevamo votare lo scostamento di bilancio - ha aggiunto Polverini- . Sono mesi che Berlusconi dice di essere favorevole al Mes, è vero che si tratta del Mes sanitario e non del trattato generale, però siamo rimasti colpiti, anche perché la sua nota è uscita subito dopo la dichiarazione di Salvini».
Nonostante la decisione venga di fatto da Salvini, per lei questo non lo rende leader del centrodestra: «perché il leader è quello che include, una dichiarazione fatta così in un mercato rionale in cui dice che chi non vota il Mes è escluso dalla coalizione non è da leader. Salvini ha avuto un atteggiamento dittatoriale? Direi di sì, non è certo il modo in cui intendo io la politica. A 9 giorni dal voto, c’era tutto il tempo per riunirsi e parlarne. Siamo in molti in Fi a non accettare una decisione così forte».
Quasi l’80 per cento dei deputati alla Camera e molti senatori, ha ricordato, sono iscritti all’intergruppo sul Mes per fare pressione sul governo perché invece dica sì. Polverini adesso apre a una posizione libera: «Per fortuna in Forza Italia c’è ancora la possibilità di esprimere la propria opinione a differenza di quanto accade nel M5s, mi auguro che anche sul Mes si possa esprimere un voto libero».
Il 9 dicembre dopo l’intervento del presidente del consiglio Giuseppe Conte in vista del consiglio europeo, il parlamento si dovrà esprimere e lì ci sarà l’ennesima conta.
Forza Italia di recente ha perso tre parlamentari passati alla Lega: «La scorsa settimana – ha ricordato Polverini – semplicemente perché avevamo dato l’idea di votare lo scostamento di bilancio abbiamo avuto nella stessa giornata dei comportamenti a dir poco anomali da parte di Salvini, non ultimo quello di aver portato via 3 parlamentari a Forza Italia. È vero che non ce li ha rapiti, ma era da tanto che quei parlamentari volevano passare alla Lega, farlo in quel giorno non è stato il massimo».
L’ex presidente del Lazio teme che la posizione di Berlusconi non sarà capita dagli elettori degli azzurri e si augura che «anche questa volta si possa ancora portare il partito su una posizione più comprensibile per i nostri elettori, a cui non possiamo dire che un giorno ci sentiamo autonomi dalla Lega e il giorno dopo ci sottomettiamo». Già ora, ha concluso, «ci sono alcuni colleghi che sembrano far riferimento a Salvini più che a Berlusconi».
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