C’è il figlio del viceministro, la cacciatrice appassionata che invita a sparare quaglie, il fedelissimo di Giorgia Meloni che porta con sé un pezzo di giunta del comune natio – compreso un imputato – e l’influencer con la passione della politica.

Da Alberico Gambino a Nicola Procaccini, fino a Roberto Vannacci, da Salerno a Terracina, fino alla Brianza, la galleria dei collaboratori ingaggiati a tempo dagli europarlamentari, in base ai singoli accordi, è la quintessenza dell’amichettismo a destra. Spesso un comodo paracadute in attesa di altro.

Amici da sempre

Tutto legittimo, certo. Intanto dentro Fratelli d’Italia viene rispettata la tradizione di aiutarsi in famiglia, il minimo per un partito in mano a due sorelle. L’eurodeputato campano ed ex sindaco di Pagani (Salerno) Gambino ha assunto Italo Giuseppe Cirielli, figlio d’arte del partito di Giorgia Meloni.

Il padre è infatti Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri, ex presidente della provincia di Salerno e nome in rampa di lancio per la candidatura alla presidenza della regione Campania alle prossime elezioni. Di sicuro è un veterano della destra: è alla sesta legislatura e alle spalle ha anche avuto il ruolo di questore della Camera.

Ma non solo. Fino al voto per le europee, Gambino era nello staff di Cirielli alla Farnesina per 55mila euro all’anno dopo essere stato già suo collaboratore parlamentare. Appena conquistato il seggio in Europa, ecco che è scattato il meccanismo al contrario: l’ex “dipendente” ha assunto il figlio del suo capo storico. La politica è del resto una passione in casa Cirielli: il rampollo della dinastia, Italo Giuseppe, non è solo consulente, ma è già capogruppo di FdI nel consiglio comunale di Cava de’ Tirreni, popoloso comune nel salernitano.

Cirielli senior ha ovviamente garantito una propaganda ventre a terra alle europee per Gambino, finito nella lista degli impresentabili compilata dalla commissione Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo, anche lei di FdI. Gambino ha replicato: «Sono stato assolto in cassazione».

Alla fine è andata bene a tutti. «Italo Cirielli è laureato alla Luiss con 110 e lode e Bocconi in economia; è stato 6 mesi a Parigi per Erasmus alla École Supérieure de Commerce, la sua figura è importante per le relazioni con il territorio», dice Gambino interpellato da Domani sui motivi della nomina. Negli ultimi giorni, poi, nello staff del fedelissimo di Cirielli è arrivata pure Ione Abbatangelo, dirigente di FdI a Napoli.

Impossibile, però, conoscere la retribuzione dei collaboratori, che non è comunicata dagli uffici europei. La dotazione dell’Europarlamento è ricca: ogni mese un eletto può spendere in totale 29.557 euro, di cui il 60 per cento da destinare agli assistenti accreditati, ossia quelli titolari a frequentare le istituzionali europee.

Per quanto riguarda gli assistenti locali (come nel caso di Cirielli), gli eurodeputati italiani hanno un plafond di quasi 10mila euro, esattamente 9.801 euro da spendere a proprio piacimento su base fiduciaria.

Da Terracina con furore

Procaccini, big di Fratelli d’Italia nell’Europarlamento e uomo di fiducia di Meloni, conferma un grande legame con Terracina, suo comune d’elezione. È stato sindaco dal 2011 al 2019 (con un anno di interruzione, nel 2016, per l’arrivo di un commissario prefettizio), prima di spiccare il volo verso i lidi europei. Così, per non perdere contatto con il territorio, ha pensato di (ri)assumere tanti amici, a cominciare da Pierpaolo Marcuzzi, assessore nella sua giunta e poi vicesindaco nella successiva consiliatura.

Marcuzzi, peraltro, è stato rinviato a giudizio il 4 giugno, a pochi giorni dalle europee, nel processo sugli affidamenti del luna park e dello stadio nel comune di Terracina. Il procedimento inizierà a luglio del 2025, i 15 imputati devono rispondere a vario titolo dell’accusa di falso ideologico in atto pubblico, tentata truffa aggravata e turbativa d’asta. Intanto Marcuzzi è collaboratore, seppure a distanza, dell’eurodeputato.

Nello staff c’è stata fino a pochi giorni fa un’altra esponente politica terracinese, la consigliera comunale Ilaria Marangoni. Nel 2019 ha lasciato Forza Italia proprio per abbracciare la causa di Procaccini, che ha voluto garantirle un contratto in Europa prima che diventasse funzionaria provinciale. Da Sora, in provincia di Frosinone, proviene invece Massimiliano Bruni, ex consigliere e assessore del comune ciociaro, e punto di riferimento per Fratelli d’Italia nella zona.

Non solo Procaccini attinge dal partito e dai dirigenti locali. La stessa abitudine, seppure in termini ridotti, viene praticata da Carlo Fidanza. Ha voluto assumere Matteo Malacrida, ex vicepresidente Gioventù Nazionale a Milano e punto di riferimento nel comune di Rescaldina (Milano), spesso sede di appuntamenti del partito di Meloni. C’è poi chi nel trasferimento europeo si trascina le solite passioni. Per Sergio Berlato, altro eurodeputato di Fratelli d’Italia, c’è quella delle armi, delle doppiette per sparare agli animali.

Nella squadra di collaboratori figura infatti Giulia Sottoriva, diventata presidente della Confederazione associazioni venatorie italiane dall’ottobre del 2023: è il “braccio armato” dei cacciatori per avere norme favorevoli alla doppietta.

Berlato e Sottoriva si sono resi protagonisti – in campagna elettorale - di una singolare competizione, a Padulle di Sala Bolognese, invitando a sparare alle quaglie per vincere un prosciutto. L’iniziativa ha mandato su tutte le furie animalisti e ambientalisti, che hanno ottenuto l’annullamento della manifestazione.

Comunque c’è chi scommette che Sottoriva sia l’astro nascente di Fratelli d’Italia in Veneto, sotto l’egida di Berlato, soprattutto guardando alle prossime regionali. Più a Sud, invece, il meloniano Denis Nesci ha voluto mettere nello staff un giovanissimo con trascorsi in Forza Italia, Andrea Maellare.

TikTok Vannacci

Il ruolo di assistente all’europarlamento non è solo una passione di FdI. Uno degli eurodeputati più noti, il generale Roberto Vannacci, ha puntato sulla giovane consigliera comunale della Lega a Desio (Monza e Brianza), Arianna Biella.

Per alcuni è la «Morisi del futuro», in riferimento all’ex mente della comunicazione di Matteo Salvini. Biella è un’influencer, abilissima a usare TikTok dove conta 450mila follower, e Instagram dove conta quasi 68mila fan. I suoi consigli saranno decisivi per costruire l’immagine social di Vannacci. E magari portare direttamente lei da Desio a palcoscenici politici più prestigioso.

Ed è ancora lunga la lista degli incarichi assegnati agli amici, spesso poco noti ma che hanno visto ripagato l’impegno politico. L’ex consigliere regionale in Veneto, Daniele Polato, è approdato all’Europarlamento, arruolando nel suo team Nicolò Sesso, ex consigliere comunale di Verona negli anni della giunta Sboarina.

Dopo l’esperienza politica si è dedicato a coadiuvare Polato, ora strappando il ruolo di assistente accreditato presso le istituzioni europee. Nel frattempo Polato studia per diventare sindaco della città dell’Arena. Fonti locali raccontano come ambisca a essere il candidato del centrodestra alle prossime comunali.

C’è posto per tutti

La leghista Isabella Tovaglieri ha invece garantito un ruolo da assistente a Francesco Maria Giani Pennati, rappresentante del partito di Salvini a Milano, dove è consigliere municipale, e a Riccardo Francesco Guzzetti, coordinatore della Lega giovani varesotto. Sempre nella Lega, Paolo Borchia ha fatto bis: ha ingaggiato Lorenzo Nardo, già consigliere comunale a Chioggia (Venezia) e Tommaso Savoia, consigliere di circoscrizione a Verona.

Indissolubile il legame tra Aldo Patriciello e Ivan Forte, già leader provinciale a Isernia di Forza Italia, che lo ha seguito sia quando era con gli azzurri sia ora che l’imprenditore è passato sotto le insegne della Lega. Massimiliano Salini, uomo forte di FI in Lombardia, ha ingaggiato Giacomo Raffo, golden boy del partito in Liguria.

Era destinato a un posto nel consiglio comunale di Rapallo (Genova), poi ha coordinato la campagna elettorale di Salini che gli ha garantito un posto da assistente locale. Il leader campano dei berlusconiani, Fulvio Martusciello, ha voluto proprio in Europa Antonio Culiers, consigliere municipale a Napoli, e fedelissimo dell’eurodeputato azzurro.

Dovrà dividersi tra l’attività politica europea e il capoluogo campano, visto che figura tra gli assistenti accreditati, coloro che possono andare a Strasburgo o a Bruxelles. Insomma, una manna dal cielo per tutti avere l’amico eurodeputato.

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