La sorella della premier è diventata capo della segreteria, ma lei non accetta le accuse di familismo: «Militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella». E ironizza «Abbiamo messo Fazzolari a capo della comunicazione, chi dovevamo mettere Formigli?». Rampelli ricorda che era la sua capo segreteria
Una questione personale in un contesto (quasi) pubblico. Giorgia Meloni è intervenuta all’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia e ha difeso la sorella Arianna, nominata capo della segreteria: «In questi mesi si è visto di tutto. Le continue campagne scandalistiche, i dossieraggi, le continue richieste di dimissioni di questo o quell'altro».
Un «fango gratuito perfino sui familiari». E ha ironizzato sulla scelta del fidato Giovanbattista Fazzolari alla comunicazione: «Per esempio Fazzolari cura la comunicazione, e chi doveva curarla per Fdl? Formigli?», cioè Corrado Formigli, conduttore di Piazzapulita su la 7 che si è mostrato critico su molte scelte del governo.
Il presidente del Senato Ignazio La Russa non ha voluto presiedere l’assemblea: «Lo ha fatto per evitare polemiche da parte della solita stampa di sinistra. Ignazio è una persona d'esperienza, lo ringrazio per quello che ha fatto, ha dato una grande lezione di stile, ma il suo gesto non era necessario. Perché noi rivendichiamo gli stessi diritti di tutti gli altri partiti politici».
A porte chiuse
L’evento si è svolto a porte chiuse, ma le parole di Meloni sono subito trapelate. Per la premier «inchieste durate mesi su amici e parenti, la mia storia personale passata in radiografia», sono state un «boomerang, perché sono riusciti a dimostrare solo che ero esattamente la persona che dicevo di essere».
Nonostante l’ascesa della sorella, del cognato ministro dell’agricoltura, e dei membri della famiglia La Russa, lei non accetta le accuse di familismo: «Si è parlato di Arianna Meloni, militante da quando aveva 17 anni, sempre penalizzata dal fatto di essere mia sorella», ha proseguito.
Meloni ha tenuto ad assicurare: «In ogni caso continueremo a non rispondere a queste provocazioni. Non abbiamo tempo per giocare con loro alla lotta nel fango, perché siamo impegnati a volare alto e a guardare lontano, ai progetti a lungo termine, da costruire mattone dopo mattone» e a dare «all'Italia una strategia che non aveva da anni, un orgoglio che aveva dimenticato, una stabilità che è alla base di ogni, vero, cambiamento possibile», ha concluso.
La presidente ha elencato alcuni provvedimenti fatti dal governo, dai rave al decreto Cutro.
La posizione di Rampelli
Fino a questa mattina non era chiara la scaletta e se ci sarebbero stati altri interventi. Nel corso dei lavori alla fine oltre a Meloni è intervenuto Fabio Rampelli, dello storico gruppo dei gabbiani, che sarebbe stato tra i più agitati verso il nuovo riassetto.
Ma secondo alcuni partecipanti, l’esponente di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Camera, nel suo intervento all'assemblea del partito in corso a Roma ha dichiarato di non essere capo corrente, e ha ricordato che Arianna Meloni è stata la sua capo segreteria per oltre 10 anni ed elogiandola. Poi avrebbe aggiunto di essere «orgoglioso» del lavoro fatto ne partito.
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