«Noi lavoriamo per evitare una crisi al buio. È sciocco pensare che, in una situazione di forte fibrillazione, non possa scapparci l’incidente che ti porta al voto anticipato». Così il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, intervistato dal Corriere della Sera.
Sul tema responsabili è chiaro: «In una fase in cui l’Italia ha bisogno di unità serve una maggioranza molto forte. Affidarsi a variabili di soggetti singoli sarebbe uno scenario fragile, sbagliato e incomprensibile, come il voto anticipato».
- Su Conte, aggiunge Delrio, «È il punto di equilibrio della coalizione e deve fare la sintesi. Ci aspettiamo una sua iniziativa».
«Noi lavoriamo per evitare una crisi al buio. È sciocco pensare che, in una situazione di così forte fibrillazione, non possa scapparci l’incidente che ti porta al voto anticipato». Così il capogruppo del Pd alla Camera, Graziano Delrio, intervistato dal Corriere della Sera.
Secondo il deputato dem, il filo delle trattative fra Renzi e Conte non si è spezzato: «È ancora integro. Bisogna lavorare per rilanciare l’azione di questo governo». E sul tema responsabili è chiaro: «In una fase in cui l’Italia ha bisogno di unità non serve una maggioranza debole, ma molto forte, che lavora come una squadra vera e unita. Affidarsi a variabili di soggetti singoli sarebbe uno scenario fragile, sbagliato e incomprensibile, come il voto anticipato».
Su Conte, aggiunge quindi Delrio, «È il punto di equilibrio della coalizione e deve fare la sintesi. Nessuno lavora perché il quadro precipiti, ma se non si trova una mediazione tutto può precipitare. Cosa deve fare Conte per salvare il governo? Ci aspettiamo una iniziativa del premier su due versanti, il primo è cambiare il Recovery e il secondo è che il rilancio programmatico, che si è aperto con i tavoli delle riforme, trovi nuovo impulso e raggiunga gli obiettivi alla sveltissima. Non sto criticando Conte», conclude Delrio, «sto dicendo che l’analisi della situazione richiede la sua iniziativa. Se ci sono passi avanti Renzi ne prenda atto, senza atteggiamenti strumentali».
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