Gli italiani sono chiamati a eleggere il nuovo parlamento il prossimo 25 settembre, prima di allora ci sono degli adempimenti che vanno rispettati. La tabella di marcia è già partita, e le scadenze stanno già coinvolgendo ministeri, comuni, partiti ed elettori
Gli Italiani sono chiamati a eleggere il nuovo parlamento il prossimo 25 settembre, prima di allora ci sono degli adempimenti che vanno rispettati. La tabella di marcia è già partita, e le scadenze stanno già coinvolgendo il ministero dell’Interno, i comuni, i partiti e i consolati. Anche gli elettori, in alcuni casi, hanno delle date a cui prestare attenzione. Ecco tutte le tappe che portano il voto a partire dal 21 luglio, data in cui è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, con cui sono stati convocati i comizi elettorali.
Leggi le date da rispettare per:
- i partiti
- i comuni
- gli scrutatori
- gli elettori all’estero
- i malati, i detenuti e i naviganti
- tutti gli elettori
I partiti
Per quanto riguarda i partiti, le loro scadenze sono quelle da tenere a mente per l’andamento del dibattito politico. I partiti potranno presentare il simbolo il 12, 13 e 14 agosto. Il 18, 19 e 20 agosto i comuni rilasceranno i certificati di iscrizione nelle liste elettorali, occorrenti per la presentazione, presso gli uffici centrali circoscrizionali e gli uffici elettorali regionali, delle liste per l’elezione della Camera dei deputati e del Senato della repubblica.
Le liste dovranno essere presentate il 21 e 22 agosto.
A quel punto, il 26 agosto scatta l’inizio della propaganda elettorale in piena regola: manifesti, scritti, stampati. Invece è vietata la propaganda tramite inserzioni su giornali, tv e «ogni forma di propaganda luminosa». Persino la pubblicità dei comizi attraverso gli altoparlanti sulle macchine è strettamente regolata: si può fare dalle ore 9 alle ore 21.30 del giorno della manifestazione e di quello precedente il comizio.
Sempre dal 26 agosto si potranno cominciare fare comizi senza informare la questura. Si andrà avanti fino al 24 settembre, da allora scatterà il silenzio elettorale.
I comuni
I comuni sono in fibrillazione. Il 5 agosto è fissata la scadenza del termine per l’accertamento, da parte del sindaco o di un Assessore delegato, con l’assistenza del segretario comunale, del buono stato delle urne, delle cabine e di tutto il materiale occorrente per l'arredamento delle sezioni elettorali. L’amministrazione comunale procede anche ad un’attenta revisione degli infissi e delle porte di accesso dei locali destinati ai seggi elettorali, nella maggior parte dei casi le scuole.
Il 9 agosto scade il termine per la cancellazione dalle liste elettorali degli elettori trasferiti in altri comuni. Le comunicazioni di avvenuta cancellazione dovranno essere inviate solo per via telematica. Il termine tuttavia è di massima, e il ministero dell’Interno può spostarlo. Un’altra scadenza per gli accertamenti sulle liste (persone che hanno perso il diritto di voto, decedute e altre eventualità di modifica).
L’11 agosto i sindaci si occupano di pubblicare le convocazioni dei comizi. Il 21 agosto scade il termine per la compilazione da parte dell’Ufficiale elettorale di un elenco, in triplice copia, dei cittadini che, pur essendo compresi nelle liste elettorali, non avranno compiuto il 18esimo anno di età nel primo giorno fissato per le votazioni. Da quest’anno i 18 anni sono sufficienti anche per votare per il Senato.
Gli scrutatori e i presidenti di commissione
La definizione degli scrutatori coinvolgono i comuni e le corti d’appello. Il 29 agosto si insediano le commissioni per la selezione degli scrutatori. Il 31, la Commissione elettorale di ciascun comune, in una riunione pubblica, alla presenza dei rappresentanti di lista della prima sezione del Comune, se designati, procede:
- alla nomina, per ogni sezione elettorale del Comune, di un numero di nominativi compresi nell’albo degli scrutatori pari a quello occorrente per la costituzione degli uffici elettorali di sezione.
- alla formazione di una graduatoria di nominativi compresi nel predetto albo per sostituire gli scrutatori nominati in caso di eventuale rinuncia o impedimento.
Se i nominativi ricompresi nell’albo degli scrutatori non è sufficiente, la Commissione procede alla nomina degli ulteriori scrutatori fra gli iscritti nelle liste elettorali del Comune stesso. Vengono nominati anche gli scrutatori dei seggi speciali, come possono essere gli ospedali.
Il 5 settembre, dopo la comunicazione del presidente della Corte d'Appello, scade il termine per la nomina degli scrutatori. Entro il giorno successivo, il sindaco predispone un elenco di persone idonee a ricoprire l'Ufficio di presidente di seggio, in caso di impedimento da parte di quelli nominati dalla Corte d'appello.
Lo stesso giorno scade il termine di notifica atti di nomina a scrutatore. I nominati devono comunicare al sindaco l’eventuale grave impedimento allo svolgimento dell’incarico, entro 48 ore dalla notifica della nomina. Alla sostituzione degli impediti si provvede attingendo dalla graduatoria degli scrutatori di riserva.
Il clima elettorale si fa sempre più evidente. Il 10 settembre è la data delle affissioni dei manifesti con i nomi di tutti i candidati per la Camera e per il Senato.
Il voto all’estero
Mentre si svolgono queste tappe, il primo adempimento ha riguardato gli italiani all’estero. Il 21 luglio ha avuto inizio la spedizione delle cartoline avviso agli elettori residenti all’estero che abbiano esercitato il diritto di opzione per il voto in Italia oppure che risiedono in paesi dove è impossibile votare per il parlamento italiano. Entro il 31 luglio hanno dovuto decidere se votare ancora una volta in Italia. Dal 26 agosto il ministero dell’interno comunicherà i nominativi degli elettori che hanno esercitato l’opzione per il voto in Italia ai comuni di ultima residenza in Italia.
Il 31 agosto è infine il termine per la spedizione delle cartoline avviso agli elettori residenti all’estero che abbiano esercitato il diritto di opzione per il voto in Italia oppure che risiedano in stati la cui situazione non garantisca neanche temporaneamente l’esercizio del diritto di voto per corrispondenza.
Al contrario, per quanto riguarda gli elettori temporaneamente residenti all’estero, il 24 agosto devono comunicare l’opzione al voto per corrispondenza (o della revoca, se già comunicata) al comune di iscrizione elettorale.
Malati, detenuti e naviganti
Dal 16 agosto può presentare domanda di voto a domicilio chi fosse impossibilitato a recarsi ai seggi o necessita di voto assistito. In base al caso ci sono varie scadenze. Il 7 settembre scade il termine entro il quale gli elettori in dipendenza da apparati elettromedicali devono far pervenire il loro nominativi al comune, presentando la dichiarazione per esprimere di esercitare il diritto di voto presso la propria abitazione.
I detenuti o le persone ricoverate possono esprimere la preferenza di votare in carcere o in ospedale entro il 20 settembre. Lo stato non dimentica nemmeno i naviganti. Per la loro comunicazione c’è tempo fino al 24 settembre, vigilia del voto. Poi potranno votare in qualsiasi sezione del comune in cui si trovano.
Le schede e le tessere
Il 22 settembre è previsto che arrivino nei seggi le schede per il voto. Dal 23 settembre gli uffici comunali restano aperti dalle ore 9 alle ore 18, domenica per tutta la durata delle operazioni di voto, per il compimento delle operazioni atte a rilasciare le tessere elettorali non consegnate o i duplicati delle tessere in caso di deterioramento o smarrimento.
Il 24 settembre saranno esposti il tricolore e la bandiera dell’Europa sulle scuole, gli ospedali, le case di cura e i luoghi di detenzione nei quali sono istituiti i seggi. Sono le ultime battute prima del voto che si celebrerà il 25 settembre, dalle 7 alle 23.
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