Il leader di Italia viva Matteo Renzi ha preparato un documento con le sue richieste in vista del Recovery fund e lo presenterà al presidente del consiglio. Se il premier non gli darà retta minaccia ancora le dimissioni della ministra per l’Agricoltura Teresa Bellanova e della famiglia Elena Bonetti: «Stiamo facendo una battaglia per le idee, non per le poltrone: all’incontro verranno anche le ministre, che sono pronte a rimettere il mandato, se serve».

Il leader di Italia viva ha messo tutto nero su bianco nella sua “e-news”. L’incontro avrebbe dovuto svolgersi oggi, ma slitterà perché «la ministra Bellanova, nostra capodelegazione, è a Bruxelles per difendere i prodotti agroalimentari italiani».

Renzi si difende: «Perché chi dice che noi facciamo confusione per avere mezza poltrona in più deve prendere atto che noi siamo l’unico partito che è pronto a rinunciare alle poltrone, non a chiederle».

Il presidente del Consiglio, ha ricordato il leader di Italia viva, ha convocato i partiti di maggioranza con un «blitz notturno» che «avrebbe fatto approvare un documento non condiviso da nessuno e una task force in grado di sostituirsi al governo e al parlamento», ha detto riferendosi all'emendamento alla Legge di bilancio per istituire la cabina di Regia che Domani ha anticipato in esclusiva. Il testo «è stato ufficialmente bloccato. Lo avevo chiesto in parlamento e oggi sono felice che tutti diano ragione a Italia Viva».

Natale

Renzi e poi tornato all’attacco sulle misure di Natale. Il governo aveva annunciato che avrebbe preso in considerazione l’ipotesi di sbloccare i trasferimenti tra piccoli comuni per Natale e Capodanno, prima però che scoppiassero le polemiche sugli assembramenti per lo shopping. Inoltre sul fronte internazionale dalla Germania all’Olanda sono state definite misure più restrittive in vista delle festività per limitare il contagio. L’ex presidente del consiglio dice che il governo si sta dimostrando incostante: «Pare che il Governo cambi linea dopo le foto dello shopping natalizio nei centri storici. Sapete la mia opinione: bisogna avere una posizione e mantenerla, non cambiarla ogni tre giorni dicendo "Chiusura!", poi "No, ci si potrà muovere fra comuni!" ed infine "No, zona rossa in tutta Italia!". Si decida una linea, la si spieghi e tutti insieme la si difenda ma senza zigzag». Nel frattempo «una sola cosa: smettiamo di dare la colpa ai cittadini. Se dici ai cittadini che possono andare nei negozi del centro ma non nei centri commerciali o nei musei, i cittadini rispettano le leggi e vanno in centro».

La colpa degli assembramenti per Renzi è dipeso dall'avvio del cashback di Natale, ovvero il rimborso sugli acquisti effettuati con i pagamenti elettronici: «Se addirittura dai dei soldi, lanciando il costosissimo cashback proprio nei giorni di Natale - invitando ad andare nei negozi fisicamente e impedendo che valga per gli acquisti online - le persone vanno nei negozi. Se incentivi lo shopping fisico nei centri storici e poi ti lamenti perché la gente ti segue si crea un cortocircuito».

© Riproduzione riservata