Ha chiesto più tempo agli iscritti prima di votare Draghi sulla piattaforma Rousseau. Ha raccontato dell’incontro con il premier incaricato e ha proposto la struttura per il ministero della transizione: «Due persone scelte da lui e una da noi». La replica di Salvini: «Incredibile, noi andiamo avanti».
Beppe Grillo chiede agli iscritti del Movimento 5 stelle di aspettare a giudicare Mario Draghi: «Io mi aspettavo il banchiere di Dio e invece è un grillino, mi ha detto io vorrei iscrivermi, ho visto Conte che ha fatto il banchetto e allora facciamo il meetup lei va in giro, volantinaggio, si iscrive, mi porta la fedina penale e speriamo che vada bene». Quello che sperava il Pd è accaduto: Grillo, fondatore del movimento di maggioranza relativa in Parlamento, ha chiesto di tenere fuori la Lega di Matteo Salvini, perché «d’ambiente non ci capisce una mazza».
Il fondatore del Movimento ha espresso la sua posizione in un video a tarda sera, dopo aver incontrato nel pomeriggio il premier incaricato con la delegazione del Movimento 5 stelle. Per la seconda volta, quando fino a oggi non era nemmeno certo che sarebbe tornato a Roma.
Finge o non finge
Domani gli iscritti al Movimento dovrebbero votare sulla formazione del nuovo governo. Ma prima Grillo – dice – vuole vederci chiaro. Il discorso «è che questa persona è aperta, finge, non finge, è sincero, non sincero, io aspetterei quando farà le dichiarazioni che ha fatto a noi in modo pubblico».
Il reddito di cittadinanza, ha riferito grillo, secondo l’ex presidente della Bce «è una grande idea, ha detto che noi abbiamo cambiato la politica in questo paese con l’onestà e abbiamo fatto un miracolo, ha detto che il reddito adesso ci vuole per l’epidemia e questa pandemia bisogna sostenerla, ci vuole la creazione di posti di lavoro».
Come detto anche dal capo politico del Movimento 5 stelle, Vito Crimi, Draghi avrebbe inoltre intenzione di mantenere il lavoro già fatto sul Recovery Fund dal governo Conte 2.
Il ministero della transizione ecologica
Ma è l’ambiente il tema su cui, come detto sin dall’inizio da Grillo, il Movimento vuole giocare la sua strategia politica. «Io gli ho proposto una cosa che succede in Francia, in Spagna, nel mondo, in Cina, in tutte le parti se vogliamo dare una prospettiva diversa dobbiamo fare il ministero della Transizione Ecologico Sostenibile», dove il ministero della Finanza, dell’Economia Sostenibile, insieme al Ministero dell’Ambiente e a quello dell’Energia «convergono in un settore dove ci saranno due o tre persone scelte, una da noi, due da lui, di grande, di grosso spessore che filtreranno tutti gli investimenti futuri di questo paese».
Grillo ha poi fatto un attacco alla finanza in stile “ortodosso”, quello del Movimento delle origini: «Deve capire che non deve più speculare in generale, le banche lo stesso, ma devono convertirsi e venire lì e guadagnare con le cose così guadagnare con la transizione ecologica, energetica, passare dal petrolio al fossile, passare dal fossile alle rinnovabili è un mutamento di cultura cosa produrre o cosa non produrre».
Questo però è anche un modo per definire il perimetro della maggioranza. La richiesta di Grillo è stata diretta: «E allora combattiamo e facciamo sta roba qua: primo non deve entrarci la Lega perché la Lega di ambiente non ha mai capito una mazza di niente e lui mi ha detto “non lo so, vediamo, vediamo, vediamo”». Lo stesso Matteo Salvini al termine delle consultazioni aveva dimostrato preoccupazione: «L’incontro con Draghi – aveva riferito il leader del Carroccio – è stato proficuo. Speriamo che nessuno si metta di traverso».
Draghi ascolta
Grillo ha detto che Draghi è d’accordo con loro sui temi. Anche se, come riferito da tutti i gruppi politici, anche con il Movimento, il premier incaricato ha soprattutto ascoltato: «Lui ha annuito sempre e mi ha ribadito il concetto che l’ambiente lo tiene in primis, il concetto di nuovo del reddito, il concetto del Recovery Fund, della pandemia e dei nuovi lavori, lui sembra che ci sia». Adesso il fondatore del Movimento ha chiesto agli iscritti di «aver pazienza, seguiamo un po’ questa persona qui, che è in mezzo a tutta questa gente qui, è una persona così che mi chiama l’Elevato e io non so come chiamarlo, lo chiamo Supremo, l’Elevato». Decidere sarebbe prematuro: «Domani votare su questa roba aspettiamo un attimo, perché lui adesso, domani, non ha finito le conferenze. Aspettiamo lui che pubblicamente dirà cosa vuol fare, perché non ha ancora bene le idee chiare ma non ce l’ha nessuno le idee chiare qua». Alessandro Di Battista ha già detto con nettezza che è per il no, così come Barbara Lezzi, che ha organizzato un evento pubblico su zoom per spiegare perché loro non ci stanno. A un certo punto toccherà agli iscritti alla piattaforma Rousseau decidere, anche Grillo lo sa bene: «Poi sarete voi a decidere, andare, non andare, mandare a fanculo questo o mandare a fanculo quest’altro. Vediamo un attimo, vi chiedo un attimo di pazienza».
La replica di Salvini
Le paure del leader del Carroccio insomma si sono concretizzate, anche se ha mostrato stupore: «È incredibile l’atteggiamento di Grillo e dei Cinque stelle che chiedono ministeri e vorrebbero imporre al professor Draghi un governo senza la Lega. Non è questo che ha chiesto Mattarella e che serve all’Italia. Noi andiamo avanti tranquilli: prima il bene del paese e poi gli interessi dei partiti» ha detto Salvini.
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