Il Consiglio dei ministri riunito in emergenza per concedere la cittadinanza alla neonata inglese, affetta da una rara malattia genetica, a cui l’Alta Corte britannica vuole interrompere i trattamenti giudicandola incurabile. «Grazie di cuore al governo e al popolo italiano, da voi speranza e fiducia nell’umanità. Dio vi benedica» ha detto il padre di Indi, Dean Gregory
Il Consiglio dei Ministri si è riunito d’urgenza per conferire la cittadinanza italiana a Indi Gregory, una bambina inglese di otto mesi, affetta da una rara malattia mitocondriale degenerativa che impedisce lo sviluppo dei muscoli. La bambina ha ottenuto la cittadinanza in base a una legge del 1992 «in considerazione dell’eccezionale interesse per la comunità nazionale ad assicurare al minore ulteriori sviluppi terapeutici». «Sono orgoglioso che mia figlia sia italiana» – ha detto il padre di Indi, Dean Gregory – grazie di cuore al governo e al popolo italiano, da voi speranza e fiducia nell’umanità. Dio vi benedica».
Infatti, l’Alta Corte londinese aveva deciso di sospendere i trattamenti alla neonata oggi alle 14 ora locale,ma si attende ancora la sua sentenza. Con la cittadinanza italiana però la bambina potrebbe essere ricoverata nel paese, presumibilmente al noto ospedale romano Bambin Gesù. I genitori avevano già chiesto il trasferimento a Roma giovedì scorso, ma la Corte lo aveva negato.
Secondo l’Alta Corte del Regno Unito «non sarebbe nell’interesse della bambina il trasferimento in Italia». Per i medici inglesi la sua «malattia è incurabile e i trattamenti le causano dolore e non c’è nulla che suggerisca che la sua prognosi sarebbe modificata in modo positivo dal trattamento dell’ospedale italiano». Dello stesso avviso è il senatore del Partito democratico, Andrea Crisanti, che per anni è stato professore presso l’Imperial College di Londra. «Il sistema sanitario inglese è all’avanguardia nel campo della genetica e dell’ingegneria genetica, portare in Italia la piccola Indi per le ricevere cure palliative è una inutile crudeltà» ha detto Crisanti.
Qualche giorno fa però Dean Gregory ha rilasciato una dichiarazione al Daily Mail in cui si legge: «Sappiamo che non sarà mai uguale agli altri bambini, perché ha diverse disabilità. Ma ci spezza il cuore pensare che i medici non vogliano darle questa possibilità di vita».
Attualmente la neonata è in cura al Queen’s Medical di Nottingham, ma dall’ospedale romano è stata già data la disponibilità: «Scriviamo per confermare che siamo pronti ad accogliere e curare vostra figlia Indi Gregory, nata il 24 febbraio 2023, all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma».
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