In un’intervista al Messaggero, il consigliere della leader di Fratelli d’Italia assicura che i ministri saranno scelti «le migliori energie italiane», ma sulla crisi energetica mette le mani avanti e chiede l’aiuto dell’opposizione
«Se qualcuno pensa di fare il nuovo esecutivo con in mano il manuale Cencelli o piantando bandierine di partito su sedie e seggiole, sbaglia di grosso. Il governo Meloni sarà costruito scegliendo le migliori energie italiane». Inizia così, con un chiaro richiamo al governo tecnico di Mario Draghi, l’intervista pubblicata dal Messaggero al consigliere di Giorgia Meloni e fondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto.
L’intervista
Presidente dell’associazione delle imprese del comparto difesa ed armi, con una lunga carriera politica alle spalle, Crosetto è considerato l’esponente più importante dall’anima moderata e pro business del partito guidato da Giorgia Meloni, oltre ad essere una voce molto ascoltata dalla leader negli ultimi mesi.
Fedele alla sua immagine di moderato con cui si può sempre trattare, Crosetto chiede in due occasioni l’aiuto dell’opposizione. La prima è sulla crisi energetica e il caro bollette. Per farvi fronte esclude lo scostamento di bilancio, cioè un ulteriore aumento della spesa pubblica, e chiede l’aiuto dell’Unione europea, tramite un intervento simile al Pnrr. E aggiunge: «Se a causa della mancanza di gas il governo fosse costretto a fare razionamenti, un’opposizione seria comprende che non c’è altra via e non attacca mentre un’opposizione pregiudiziale chiama alla rivolta».
Crosetto poi chiede aiuto sulle riforme istituzionali, che secondo lui sarebbero particolarmente urgenti. Nel programma di Meloni è inserita una riforma presidenzialista. Se sul futuro testo non sarà possibile raggiungere l’unanimità, dice Crosetto «andrà bene anche una riforma votata da un’ampia maggioranza parlamentare. Magari in misura che consenta di evitare il ricorso al referendum». Per ottenere questo risultato sarebbero probabilmente sufficienti i voti dei partiti centristi, come quello di Matteo Renzi, che ha già dato la sua disponibilità.
Nell’intervista, Crosetto torna a rassicurare sulla collocazione internazionale del nuovo governo: «Rispetteremo tutti gli impegni e con noi i conti pubblici saranno al sicuro» e risponde anche ad una domanda sul primo ministro ungherese Viktor Orban, amico ed alleato di Giorgia Meloni e accusato dall’Europa di tendenze autoritarie. «Meloni – dice Crosetto – ha già sottolineato le differenze che la dividono dall’Ungheria e lei difende l’interesse dell’Italia, mica quello dell’Ungheria»
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