Il presidente dell’Ucraina parla dei suoi rapporti con il nostro paese e di quelli con la nuova presidente del Consiglio. Chiede difese aeree, dice che alla pace si arriverà soltanto dopo aver battuto la Russia sul campo e che non è preoccupato dal filo-putinismo di Berlusconi e Salvini
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invitato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a Kiev e lei avrebbe accettato. Lo ha detto lo stesso Zelensky in una lunga intervista pubblicata dal Corriere della sera. «Credo che abbiamo costruito un’ottima relazione in continuità con il periodo iniziato da Draghi – ha detto Zelensky del suo rapporto con Meloni – non vedo come l’Italia possa diventare nel prossimo futuro il cavallo di Troia della Russia».
L’intervista
Zelensky ha concesso l’intervista all’inviato del Corriere della sera Lorenzo Cremonesi a otto mesi dall’inizio dell’invasione russa e nel mezzo di una campagna di bombardamenti russi mirati alle infrastrutture energetiche del paese. «Ci servono difese antiaeree, per noi è vitale – ha detto Zelensky – L’Italia produce sistemi di difesa antiaerea assieme a Francia, Germania e pochi altri: speriamo possano aiutarci».
Il presidente ucraino dice di non essere preoccupato per le recenti dichiarazioni di amicizia con Putin da parte di Silvio Berlusconi: «Lo vota solo l’8 per cento degli italiani e questa è la risposta confortante del vostro elettorato, ciò mi basta… Comunque, ha quasi 90 anni e gli auguro di restare in buona salute». E nemmeno per la passata vicinanza con la Russia di Matteo Salvini. «Vedo che il popolo italiano sostiene davvero l’Ucraina – risponde, senza nominare direttamente il leader della Lega – So che è difficile rinunciare a fare affari facili con la Russia nel breve periodo, si rischia una certa instabilità economica, ma è per il futuro della stessa stabilità, democrazia, civiltà e libertà europea».
Nell’intervista, Zelensky si sofferma sulle conseguenze economiche che il conflitto sta avendo in Europa e soprattutto in Italia: «Mosca nel passato ha già usato l’arma dell’energia, detesta che voi europei possiate diventare indipendenti dal gas russo. E comunque già l’anno prossimo avrete trovato fonti alternative. Se cadete vittime del ricatto russo oggi spenderete meno, ma nel futuro a farne le spese saranno i vostri figli. Paghiamo tutti un prezzo per la nostra libertà, altrimenti sarà Putin a dettare le regole».
Quando Cremonesi gli domanda come può finire la guerra, Zelensky risponde: ««Isolando la Russia e battendola in battaglia. La comunità internazionale, compresa la Cina, deve fare pressioni su Mosca. Speriamo che la maggioranza delle nazioni si unisca contro chi minaccia il ricorso all’atomica».
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