Le scuse in diretta su Rai 3 lette dalla giornalista Lucia Annunziata. Per la rete il presidente della commissione Antimafia non è stato più fatto partecipare a una trasmissione dopo le sue parole sulla presidente della Calabria, Jole Santelli, per sbaglio: «si è trattato di errori dovuti alla concitazione di quelle ore».
- Il presidente della commissione parlamentare Antimafia, Nicola Morra, ha ricevuto le scuse dalla Rai in diretta tv perché non è stato più fatto partecipare a una trasmissione dopo le sue parole sulla presidente della Calabria, Jole Santelli.
- Morra, intervistato da Lucia Annunziata, ha voluto parlare della sanità in Calabria: «Passando alle regioni la sanità è diventata il bancomat di chi ha attenzioni per altre cose». E ha chiesto di prestare attenzione alle mosse di ‘ndrangeta, mafia e camorra.
- Le opposizioni si rifiutano di partecipare ai lavori della commissione finché non si dimetterà, ma Morra ha fatto sapere che sono stati avviati «contatti» per ricucire.
Adesso la Rai si scusa con Morra. Il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra (M5S) finito nelle polemiche per le sue parole sulla presidente Jole Santelli recentemente venuta a mancare, era stato rimandato indietro dopo essere stato invitato in una trasmissione Rai. Ospite a “Mezz’ora in più”, condotto da Lucia Annunziata, ha ricevuto le scuse della televisione pubblica con un messaggio che la giornalista ha letto in diretta tv.
«La Rai si scusa con il presidente della commissione parlamentare antimafia, senatore Nicola Morra, per le modalità con cui è stata rinviata la sua partecipazione al programma Titolo V di venerdì scorso, ribadendo che si è trattato di errori dovuti alla concitazione di quelle ore e la Rai rinnova le sue scuse» ha letto Annunziata. Poi ha aggiunto: «Le basta?»
Morra ha risposto: «Io continuo a rimanere molto perplesso».
La sanità calabrese
Morra ha voluto «chiudere la partita» con la Rai. Nonostante non si sia detto soddisfatto, Morra ha continuato l’intervista passando al tema della sanità. Il presidente della commissione Antimafia ha detto che nella società ci sono persone che sono «marginalizzate a priori», tra cui «i malati».
Il senatore ha ricordato di aver presentato insieme alla senatrice Paola Taverna un disegno di legge per centralizzare nuovamente la competenza sulla sanità, riportandola dalle regioni allo stato: «Passando alle regioni la sanità è diventata il bancomat di chi ha attenzioni per altre cose».
Facendo riferimento alla situazione del Mezzogiorno ha detto: «se Cosa nostra, 'Ndrangheta e Camorra possono metter in campo risorse per 500 miliardi di euro, battendo sul tempo anche l'Unione europea, forse è su questo che si dovrebbe ragionare». Si tratta di risorse che già hanno iniziato ad essere mobilitate.
I lavori della commissione
L’opposizione nelle settimane scorse ha deciso di astenersi dai lavori della commissione Antimafia finché Morra non si dimetterà, il presidente ha detto però che sono stati avviati contatti: «La commissione Antimafia sta lavorando, ma sono stati attivati contatti, come si dice in gergo della politica romana, e si sta cercando di capire come far rientrare le opposizioni».
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