Ci sono anche il nazista per scherzo Bignami e Razza, interdetto dai pubblici uffici ma operativo nel partito. In tutto 32 componenti. Mentre la premier si blinda avvolta dalla “fiamma magica” di amici e parenti, la struttura operativa lascia spazio a un solo “gabbiano”, come viene chiamata l’ala storica guidata da Fabio Rampelli. La commissione ha il compito di scrivere il regolamento
Il giorno successivo all’assemblea nazionale di Fratelli d’Italia, i lavori interni del partito di Giorgia Meloni fervono: così come anticipato da Domani si apre la stagione dei congressi provinciali, e la prima prova del nuovo assetto è la formazione della segreteria ad hoc pubblicata sul sito ufficiale. Il primo nome che spicca è quello di Arianna Meloni, sorella di Meloni premier e moglie del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida. Ben in vista Giovanni Donzelli, il coordinatore del partito.
Mentre la premier si blinda avvolta dalla “fiamma magica” di amici e parenti, la struttura operativa lascia spazio a un solo “gabbiano”, come viene chiamata l’ala storica guidata da Fabio Rampelli. Nell’entourage del vicepresidente della Camera hanno notato che l’unico nome del team Rampelli è quello di Andrea De Priamo, che è anche amico personale di Arianna e della presidente, oggi senatore, citato anche nell’autobiografia della premier. «Peo», che, narra la leggenda, l’abbia vista arrivare per la prima volta nella sede del Movimento sociale italiano a 15 anni con una tuta rosa. Una mossa che potrebbe non bastare a sedare lo scontento interno per la mancanza di ascolto della leader.
Nell’elenco seguono poi nomi di politici che si sono fatti strada nella cronaca giudiziaria oltre che politica, e che la presidente Meloni non ha intenzione di mettere nel dimenticatoio, anzi.
Si parte da Augusta Montaruli, l’ex sottosegretaria del ministero dell’Università che si è dimessa dopo la condanna definitiva per peculato arrivata all’inizio di quest’anno. Aveva speso anni fa soldi della regione Piemonte, quando era consigliera, per shopping che la procura non si spiegava, tra cui borse, Swarovski e i libri Mia suocera beve e Sexploration. La riabilitazione politica, già completa con la permanenza in parlamento in commissione Affari costituzionali e vigilanza Rai, adesso le lascia spazio anche per il ruolo di partito.
Segue Ruggero Razza, ex assessore al fianco di Nello Musumeci in Sicilia, è stato interdetto dai pubblici uffici da maggio per un’inchiesta legata alla sanità catanese. Ma lui è anche l’uomo che ha guadagnato l’attenzione della stampa nazionale per l’inchiesta sul numero dei morti per il Covid che chiedeva di «spalmare un poco» per evitare la zona rossa in Sicilia.
Tra i volti noti figura anche Galeazzo Bignami, il viceministro delle Infrastrutture che in passato è stato nazista per scherzo, travestendosi da Ss in occasione di un addio al celibato.
La mano di Lollo
In tutto 32 componenti, tra cui figura il consulente del ministro Lollobrigida Angelo Rossi, e il coordinatore dei Fratelli del Lazio Paolo Trancassini, anche lui vicino al first cognato. Nella spartizione c’è anche un uomo del ministro Guido Crosetto: Gaetano Nastri, dato anche tra i possibili nomi come candidato per per le Europee.
La prima riunione sarà questa sera, 13 settembre, sul tavolo come anticipato dal Fatto Quotidiano, la questione dei tesseramenti. A quanto appreso da Domani l’ipotesi è arrivare fino agli iscritti di settembre, ma non è detta l’ultima parola.
L’unico compito della commissione è quello di scrivere il regolamento: la riunione non dovrebbe essere movimentata, la partita si aprirà dopo. Il tema politico sarà sul congresso di Roma e forse qualche altra città.
A quel punto bisognerà capire se si troverà un accordo sui nomi, e la capitale, per il partito della premier della Garbatella in passato candidata sindaco, resta un punto fondamentale.
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