- Due scrittori come Emanuele Trevi e Walter Siti hanno sostenuto la tesi “culturalista” secondo cui l’errore del fronte progressista, che gli fa perdere consensi tra la classe lavoratrice, risiede nel linguaggio: la sinistra ha smesso di farsi capire «dalle persone semplici».
- Uno dei difetti di questa lettura è la rappresentazione astratta della “classe operaia” o del “popolo” o della “gente semplice” come capace solo di intendere il proprio interesse materiale, e incapace di vedere questo interesse intrecciato a ideali o obiettivi più ampi.
- La via d’uscita non può essere solo «màgnate ‘sta spigola», come suggerisce la storia di Siti, ovvero una versione contemporanea dell’andare al popolo per ritrovare la semplicità, i valori, i gusti di persone che si presumono non raggiunte dalle parole del progresso.
La sinistra non perde per eccesso di cultura, ma per mancanza di visione


09 ottobre 2022 • 19:20