Il provvedimento per accertare un presunto abuso di dipendenza economica nella negoziazione con Siae della stipula della licenza d'uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali per costringere la società che gestisce i diritti ad accettare un’offerta inadeguata. Meta: «Pronti a collaborare»
Continua il dramma della musica nelle storie di Instagram e Facebook: l’Antitrust, l’autorità garante della concorrenza e del mercato, ha avviato un’indagine nei confronti delle società proprietarie, imponendo a Mark Zuckerberg di giustificare il blocco della musica nelle storie e l’interruzione della trattativa con la Società italiana degli autori ed editori (Siae). Le implicazioni verranno decise fra otto giorni, in attesa che arrivino le motivazioni addotte da Meta sulla sua condotta. Se non saranno convincenti, l’Autorità procederà con delle misure cautelari.
Un portavoce di Meta ha fatto sapere in un comunicato: «Siamo pronti a collaborare per rispondere alle richieste dell’Autorità. Tutelare i diritti di autori e artisti è per noi una priorità assoluta, per questo rimaniamo impegnati nel raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti».
La licenza
Il provvedimento si rivolge a Meta Platform, Meta Platforms Ireland, Meta Platforms Technologies UK Limited e Facebook Italy per accertare un presunto abuso di dipendenza economica nella negoziazione con Siae della stipula della licenza d'uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali.
Secondo l'Autorità le società che possiedono i social network potrebbero aver indebitamente interrotto le trattative per la stipula della licenza d'uso, sulle proprie piattaforme, dei diritti musicali abusando della propria posizione.
Insieme all’istruttoria ha minacciato anche il procedimento cautelare, puntando il dito sulla scomparsa delle musiche dai contenuti. A seguito dell'interruzione delle trattative infatti Meta ha eliminato dalle piattaforme social i contenuti musicali tutelati da Siae in modo che non fossero più fruibili dagli utenti.
Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, guidata da Roberto Rustichelli, una mossa indebita. L’Autorità vede da una parte un danno per la concorrenza, dall’altra parte un grave danno per i consumatori, visto che non permetterebbe ai contenuti della maggior parte degli artisti italiani di raggiungere la categoria di utenti, sempre più ampia, che usa Instagram o Facebook limitando di fatto in maniera significativa la possibilità di scegliere la colonna sonora delle storie.
Offerta economica inadeguata
La questione economica resta centrale. L'Antitrust indaga sull'ipotesi che Meta potrebbe avere abusato dello squilibrio contrattuale di cui beneficia chiedendo a Siae di accettare un’offerta economica inadeguata, senza però fornire le opportune informazioni per valutarne l'effettiva congruità.
Il comportamento di Meta, riferisce ancora, potrebbe avere ripercussioni anche sugli autori rappresentati da altre società (collecting societies) e che sono contitolari dei diritti insieme ad autori tutelati da Siae andando a cascata a creare anomalie nel rispetto della legge sul diritto d'autore.
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