Dopo la scelta di Macron di concedere l’onorificenza al presidente egiziano al-Sisi e la decisione di Augias di restituire il riconoscimento in segno di protesta per il caso Giulio Regeni, “Italia in Comune” chiede di fare altrettanto ad altri esponenti della politica
«Il segnale dato da Corrado Augias deve essere seguito da tutti quelli che in questi anni hanno ricevuto il titolo di Legion d'onore dalla Francia, un Paese che ha riconosciuto lo stesso titolo a chi, come Al Sisi, si è reso complice degli agenti dei servizi di sicurezza e di alti funzionari dello Stato egiziano che hanno torturato e trucidato Giulio Regeni». Lo ha detto Alessio Pascussi, coordinatore di “Italia in comune”, riguardo alla decisione di Augias di restituire l’onorificenza al paese guidato da Emmanuel Macron, che ha deciso di concedere la Legion d’onore anche al presidente egiziano.
«È inaccettabile – prosegue Pascucci – che venga addirittura premiato chi viola sistematicamente i diritti umani per meri interessi e calcoli di politica internazionale. Chi si professa per la libertà, per la democrazia e per il rispetto dei diritti umani oggi dovrebbe imitare il gesto di Augias e restituire al presidente Macron il titolo di legionario d'onore e non tenerselo in bacheca, quando questo è condiviso con chi quei diritti li ha offesi e continua a violare i principi democratici e umanitari in Egitto. La vicenda Regeni inchioda alla proprie responsabilità tanti rappresentanti politici che in questi anni, in nome di accordi commerciali fra i due Paesi, hanno tradito il destino di un giovane connazionale, ucciso dai servizi segreti egiziani, senza che Il Cairo si sia mai degnato di dare risposte alla povera famiglia di questo ragazzo».
Così, ecco la proposta del coordinatore di “Italia in Comune”: «Visto che tra chi ha ricevuto la Legion d'onore ci sono persone come Emma Bonino, Romano Prodi, Massimo d'Alema ed Enrico Letta, i cui partiti hanno sempre manifestato la volontà di arrivare alla verità sul caso Regeni, diano un segnale concreto restituendo a Macron questa onorificenza consegnata a chi come Al Sisi calpesta i diritti umani ogni giorno. Ricordiamo inoltre che mentre a Parigi viene premiato Al Sisi, nelle carceri egiziane è ancora detenuto un altro ragazzo, Patrick Zaki".
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