Marine Le Pen manderà solo un videomessaggio. La Lega chiama a raccolta i suoi e parla di tutto esaurito. Intanto Salvini ha convocato un consiglio federale straordinario
Matteo Salvini non c’è riuscito nemmeno stavolta: niente Marine Le Pen sul palco di Roma alla kermesse del gruppo di ultradestra Identità e democrazia. Anche questa volta la leader francese non si farà vedere in Italia, limitandosi a mandare un videomessaggio proprio come era successo all’evento di Firenze dello scorso dicembre.
Eppure, proprio ora il segretario della Lega avrebbe avuto un disperato bisogno di appoggio: le elezioni europee sono alle porte e il suo partito veleggia ben al di sotto della soglia psicologica del 10 per cento, fissata dallo stesso Salvini.
La linea del partito però non cambia: tutta l’energia deve essere riservata all’evento, dal titolo evocativo “Winds of Change”, a cui sono stati precettati tutti i parlamentari e delegazioni soprattutto dalle regioni del centro Italia, che alle europee costituiscono uno dei collegi elettorali. Il nervosismo, però, è palpabile: dal quartier generale della Lega arrivano continui messaggi di esultanza perchè «i 1500 posti disponibili sono tutti esauriti», tuttavia il parterre degli ospiti di riguardo langue. Assenti saranno i governatori leghisti Attilio Fontana, Luca Zaia, Massimiliano Fedriga e anche Tesei, mancherà anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana.
Langue, però, anche la lista di ospiti internazionali. L’ufficio stampa di via Bellerio parla di «presenti tutte le delegazioni invitate in un mix di alleati storici e recenti della Lega» e nello specifico le delegazioni del Rassemblement National (Francia), del FPÖ (Austria), del Vlaams Belang (Fiandre) e di Chega (Portogallo). Peccato, però, che, i leader europei a prendere la parola saranno solo il leader dell’estrema destra portoghese André Ventura, il presidente belga del gruppo Id Gerolf Annemans e l’eurodeputato viennese Harald Vilimsky.
All’ultimo, ieri, si è aggiunta anche una delegazione dagli Stati Uniti con ex funzionari dell’amministrazione Trump e la previsione di un intervento dal palco anche di Vivek Ramaswamy, descritto come «imprenditore americano, ex candidato alle primarie repubblicane e persona vicina al tycoon» ma diventato noto anche in Italia per aver insinuato che il Super Bowl di febbraio – l’evento sportivo più seguito in Usa – sarebbe stato manipolato a causa della presenza tra il pubblico di Taylor Swift, fidanzata di uno dei giocatori dei Kansas City Chiefs e di orientamento democratico. Secondo Ramaswamy, la relazione sarebbe stata «fatta emergere artificialmente» dai media e ha ipotizzato che presto la cantante e lo sportivo avrebbero fatto un endorsement a Joe Biden. In ogni caso, tutti i riflettori sono puntati sul sabato europeo, che segnerà inequivocabilmente la roadmap di Salvini verso il voto.
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