- Ci siamo fatti mancare solo un poeta che salisse su un biposto con degli occhialoni da aviatore calati sul naso, per trasvolare fino a Vienna e lanciare volantini dal cielo. Tutto il resto c’è stato, ce n’è e ce ne sarà. Nel giro di una settimana, come in un’iperbole di Stefano Benni, tutta la finzione e la parodia possibile sui nostri pensatori di destra s'è fatta carne.
- Ora che siamo assuefatti da decenni di lottizzazione e spoils system all’idea che un governo comandi e indirizzi, disponga e scelga editorialisti o direttori in base alla militanza politica, vorremmo almeno trovare un terreno condiviso sulle maniere, sulle carte deontologiche che indicano ai giornalisti di attenersi a un linguaggio rispettoso, corretto e consapevole, nel rispetto delle differenze, figuriamoci nei casi di violenza, molestie e discriminazioni.
- Così si finisce per tornare al vizio d’origine della destra italiana, più impresentabile di altre destre in Europa occidentale per carenza di interpreti. La destra Calimero che non nasconde il suo complesso d’inferiorità quando vorrebbe farsi una sua chiesa culturale e si scopre senza papi, senza cardinali, senza neppure i chierichetti.
L’egemonia senza interpreti, la cultura di destra è una parodia


11 luglio 2023 • 21:06Aggiornato, 11 luglio 2023 • 23:29