Dopo la legge delega varata dal governo gialloverde voluta dal leghista Giancarlo Giorgetti, assegnatario all’epoca della delega allo Sport, il Coni non è più autonomo e il Comitato olimpico internazionale sta valutando se sanzionare l’Italia. Il ministro Spadafora sta studiando varie ipotesi di intervento, il governo spera che ci sarà solo un avvertimento
La riforma Giorgetti potrebbe costare all’Italia il tricolore alle Olimpiadi di Tokyo 2020 che si svolgeranno la prossima estate: dopo la legge delega varata dal governo gialloverde voluta dal leghista Giancarlo Giorgetti, assegnatario all’epoca della delega allo Sport, il Coni non è più autonomo e il Comitato olimpico internazionale sta valutando se sanzionare l’Italia per violazione della carta olimpica. La risposta si saprà tra due giorni, il 27 gennaio, quando il Coni si riunirà. Il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, a quanto risulta a Domani sta ipotizzando varie strade, una sarebbe un decreto legge ad hoc, ma l’attuale congerie politica rende molto difficile immaginare un consiglio dei ministri.
L’esecutivo spera che il Cio proceda solo con un avvertimento, e non proceda immediatamente con una sanzione che costringerebbe gli atleti italiani a gareggiare come indipendenti. Già nel 2019 era stata inviata una lettera. «Faranno un Cdm tra oggi e domani, non possiamo avere quest'onta in giro per il mondo» ha detto l'ex presidente del Coni e numero uno della Federbasket Gianni Petrucci a “Radio Anch'Io Sport” su Radio 1. Anche se al momento nulla di questo è in previsione.
© Riproduzione riservata