L’ipotesi era stata fatta dal virologo Crisanti. Ma per il presidente del Consiglio non è il momento delle discussioni: «Dobbiamo rispettare le regole»
- Il numero di contagi è il più alto di sempre, ma è aumentato anche il numero dei tamponi fatti. Il presidente del Consiglio, rispondendo ai giornalisti, ammette: «La situazione non può non preoccuparci».
- Ma quale può essere la risposta per limitare il contagio? Al momento non si parla di nuove strette. Il virologo Andrea Crisanti guarda più in là nel tempo e in un’intervista a Rai News 24 parla di un nuovo lockdown a Natale.
- Conte preferisce non confermare (ma neppure escludere) questa ipotesi: «Smettiamola di fare polemiche o dibattiti. Ora dobbiamo essere concreti».
«Smettiamola di fare polemiche o dibattiti. Se cresce il numero dei contagiati e delle persone in terapia intensiva dobbiamo essere concreti, perché altrimenti andiamo di nuovo in difficoltà». Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte risponde ai giornalisti, dopo un evento a Capri. Lo fa praticamente in contemporanea alla diffusione del bollettino, quello con il numero più alto di contagi di sempre. Ma allo stesso tempo è aumentato anche il numero dei tamponi. Non si può fare un paragone con quello che è successo a marzo, quando i test erano molti di meno. «Però è chiaro: la situazione non può non preoccuparci».
Lockdown di Natale?
La discussione è sempre la stessa, da giorni: come si può frenare il contagio? E soprattutto: c’è il rischio di tornare a chiudersi in casa, per un lockdown locale o nazionale? A Rai News 24, il virologo Andrea Crisanti adombra l’ipotesi di un lockdown natalizio. «Io non faccio previsioni per Natale – ha detto Conte –. Io penso alle misure per prevenire un lockdown. Ma molto dipenderà dal comportamento di tutta la comunità nazionale. Questa è una partita che vinciamo o perdiamo tutti».
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