Il governo Meloni si inventa il ministero delle imprese e del made in Italy, un tocco di sovranismo ma più made in America, e archivia lo sviluppo, almeno sulla carta inclusivo. Copia dalla Francia l'etichetta della Sovranità alimentare per l'Agricoltura, come aveva promesso tra gli applausi della Coldiretti e affida la poltrona raccogli voti al cognato.
Hanno messo l’etichetta della sovranità solo al ministero dell’agricoltura, ora battezzato anche della sovranità alimentare, ma avrebbero potuto anche chiamare lo sviluppo economico direttamente sovranità economica: Adolfo Urso sarà il ministro delle Imprese e del Made in Italy, una definizione che è più che altro made in Usa.
Sovranità economica
La lista dei ministri del governo Meloni
Lo sviluppo, almeno sulla carta concetto inclusivo, è stato archiviato. Meloni sceglie Urso, un suo fedelissimo che della materia si è già occupato a lungo, come viceministro alle Attività produttive nel 2001 e allo Sviluppo nel 2009. Ma, e qui è l’apparente paradosso, è da presidente del Copasir che Urso ha rivelato la sua idea in materia di politiche industriali, per troppo tempo assenti nel nostro paese e dal neoministro considerate a pieno titolo una questione di sicurezza nazionale. L’ultima relazione del comitato parlamentare di controllo sui servizi segreti dedicava interi capitoli alla necessità di creare un’intelligence economica per coordinare strategie a metà tra affari, collocazione internazionale e sicurezza. Il tutto sotto la regia di uno stato stratega e interventista, più simile al modello dei francesi, investitori tanto invisi a Fratelli d’Italia, ma ammirati per i metodi. Che poi questo si traduca in nuove Alitalie lo vedremo presto: Tim è una buona candidata al vecchio ruolo in commedia.
Sovranità alimentare
Cos’è la sovranità alimentare di Meloni
Meloni ha pronunciato l’atto di fede nella sovranità alimentare tra gli applausi della Coldiretti, e ora consegna al cognato Francesco Lollobrigida il ministero che dalla Coldiretti è sempre stato eterodiretto, con nome copiato anche qui dai francesi (come del resto anche il nuovo ministero delle Politiche del mare, affidato a Nello Musumeci). La versione ideale dell’etichetta della sovranità alimentare è la difesa dei prodotti agricoli locali e della sicurezza alimentare, in epoca di deglobalizzazione come spirito del tempo. Ma l’agricoltura è il settore più “sovrano” e sussidiato d’Europa e il ministero dell’Agricoltura una poltrona raccogli-voti.
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