Il deputato ha annunciato il suo addio al partito di Matteo Renzi. Da settimane contestava la decisione dell’ex premier di riavvicinarsi al centrosinistra
Luigi Marattin ha annunciato che lascerà Italia viva. «Con forte dispiacere personale ma altrettanto convincimento annunciamo il nostro addio alla comunità politica di Italia viva» ha detto durante una conferenza stampa con quattro dirigenti locali di Iv.
La critica
Da tempo il renziano di ferro è critico nei confronti della decisione del suo leader di riavvicinarsi al campo largo. Marattin lamenta in particolare che la decisione di tornare nel centrosinistra non sia stata discussa internamente ma soltanto annunciato a cose fatte in una serie di interviste di Renzi.
«Ringrazio Matteo Renzi per i cinque anni trascorsi in Iv ma anche per i 15 anni trascorsi al suo fianco. Mi ha dato la possibilità per me più grande, quella di servire il mio paese prima con lui a palazzo Chigi e poi per due mandati in parlamento, visto che - come ricorda sempre – sono stato nominato da lui» ha aggiunto. «Sono un centinaio i dirigenti territoriali che lasciano il partito e nei prossimi giorni saranno ancora di più».
La scelta da parte di Iv di aderire al campo largo «doveva essere presa in un congresso» e le «posizioni politiche del campo largo sono antitetiche a quella che hanno costruito la cifra del "renzismo” in questi anni».
Per il futuro, Marattin ha già in mente un nuovo progetto. «Fonderemo una associazione che si chiamerà Orizzonti liberali, un'associazione perché sarebbe velleitario e infantile uscire da un partito e fondare un partito, i partiti sono una cosa seria, soprattutto se devono colmare un vuoto di rappresentanza».
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