La premier ha parlato di fronte all’assemblea generale del piano Mattei e delle iniziative italiane per contrastare l’immigrazione ma ha chiesto agli altri paesi di «non voltarsi dall’altra parte»
Giorgia Meloni ha lanciato il suo allarme sull’immigrazione di fronte all’assemblea generale dell’Onu. Ha tenuto un intervento a conclusione della sessione serale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, per riaffermare le direttrici su cui sta muovendo il governo: l'appoggio chiaro all'Ucraina, la condanna dell'aggressione russa, un piano di cooperazione con l'Africa nel nome di Enrico Mattei, il controllo etico dell'intelligenza artificiale e la riforma del Consiglio di sicurezza dell'Onu.
Meloni ha rivendicato «con chi sta l'Italia», cioè con l'Ucraina che in nome di quell'«amore per la Patria» sta rispondendo all'aggressione russa «oltre l'inimmaginabile».
Il sistema secondo Meloni
Ma l'attenzione dell'Italia, sottolinea la presidente del Consiglio, «è rivolta particolarmente verso l'Africa, dove nazioni già provate dai lunghi periodi di siccità e dalle conseguenze dei cambiamenti climatici si trovano oggi di fronte a una situazione difficilissima anche in termini di sicurezza alimentare, che le espone ancora di più all'instabilità, e le rende facili prede del terrorismo e del fondamentalismo».
«È una scelta. Creare il caos e diffonderlo. E in quel caos, che produce decine di milioni di persone potenzialmente in cerca di condizioni di vita migliori, si infiltrano reti criminali che lucrano sulla disperazione per collezionare miliardi facili».
«Sono i trafficanti di esseri umani - ha continuato - che organizzano la tratta dell'immigrazione illegale di massa. Illudono che affidandosi a loro chi vuole migrare troverà una vita migliore, si fanno pagare migliaia di dollari per viaggi verso l'Europa che vendono con le brochure come fossero normali agenzie di viaggio, ma su quelle brochure non scrivono che quei viaggi troppo spesso conducono alla morte, a una tomba sul fondo del mar Mediterraneo. Perché a loro non importa se la barca sia adatta o meno ad affrontare quel viaggio, l'importante per loro è solo il margine di guadagno».
E allora, ha chiesto la premier all’assemblea, «davvero una organizzazione come questa, che afferma nel suo atto fondativo “la fede nella dignità e nel valore della persona umana” può voltarsi dall'altra parte di fronte a questo scempio?». Per questo, Meloni si dice convinta che sia dovere di questa organizzazione rifiutare ogni ipocrisia su questo tema e dichiarare una guerra globale e senza sconti ai trafficanti di esseri umani».
Meloni ha parlato all'assemblea del "piano Mattei” per far crescere un «continente ricco» con grandi risorse, e «non da depredare» come avvenuto in passato.
Dopo un passaggio sull’intelligenza artificiale, la premier ha condiviso «la necessità di una riforma del Consiglio di sicurezza che lo renda più rappresentativo, trasparente ed efficace. Che garantisca una distribuzione geografica dei seggi più equa e rafforzi anche la rappresentanza regionale».
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