- C’è un sindaco in Italia che è stato riconfermato con il cento per cento dei voti: si chiama Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla, paese sui Monti Iblei di 2.300 abitanti.
- Il suo grande merito è quello di essersi “comprato” gli elettori: ha abbassato le tasse con le energie rinnovabili e la raccolta differenziata.
- Amico del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, nel 2020 ha aderito ad Azione, il partito di Calenda. Il suo unico sfidante era l’affluenza: è salita di quasi il 10 per cento. A San Cipirello (Palermo), sciolto per mafia, altro paese dove c’era un solo candidato, le elezioni sono state annullate, non è andato a votare nemmeno il 40 per cento degli elettori.
C’è un sindaco in Italia che è stato riconfermato con il cento per cento dei voti. Certo, si può obiettare che era l’unico candidato in un paese di 2.392 abitanti, ma l’entusiasmo dei suoi concittadini è evidente, visto che nonostante fosse da solo a correre è tra i pochi che hanno fatto salire l’affluenza: quasi il 10 per cento in più di elettori è andato alle urne per dirgli che lo voleva proprio, passando dal 66 al 75 per cento, un’impresa rara, visto che nel resto d’Italia l’affluenza è crollata. Michelangelo Giansiracusa, primo cittadino di Ferla, paese siciliano sui Monti Iblei, ha festeggiato in piazza e sui social con una foto della lettera di sua nipote e della porta del suo ufficio in comune, dove mercoledì mattina gli hanno fatto trovare una rosa. Il suo grande merito è quello di essersi “comprato” gli elettori: ha abbassato le tasse con le energie rinnovabili e la raccolta differenziata.
La tris candidatura
Giansiracusa partiva bene. La prima volta che è diventato sindaco nel 2011, riporta il sito siciliano Meridionews, aveva 33 anni e ha ottenuto circa il trenta per cento dei voti. Nel 2015 la riconferma: un plebiscito con lo sfidante fermo al 7 per cento. Nel 2021 è tornato alla carica: nessuno si è sentito nemmeno di sfidarlo.
Il nome della sua lista ricalca quello dei più ambiziosi pacchetti europei per il clima e l’ambiente, “Viver3 Ferla Ventiventisei”, con tanto di 3 al posto della “e” come vuole il “leet”, il linguaggio che si usa sul web. D’altronde, lui è anche capo di gabinetto del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, blogger, influencer e già direttore di Gay.tv a Milano.
L’annuncio della sua candidatura è stato fatto nella consapevolezza che comunque era una faccia già vista: «Carico di una emozione nuova, con una consapevolezza acquisita in questi anni, mi ripropongo alla guida della mia comunità civile di Ferla, ricandidandomi a sindaco». È stata la prima “tris candidatura” in provincia di Siracusa, riporta la stampa locale.
Giansiracusa era nel Pd, ma, nel 2020, ha deciso di entrare in Azione, il partito di Carlo Calenda.
I risparmi
In un’intervista a Repubblica, ha spiegato che i problemi di costo per un comune così piccolo sono legati all’energia e ai rifiuti. Così grazie alla raccolta differenziata e alla produzione di energia rinnovabile ha permesso alla sua città di risparmiare 40 mila euro l'anno sui rifiuti da gettare in discarica con la raccolta differenziata, e altri 30 mila grazie agli impianti fotovoltaici comunali. Oggi Ferla è la prima comunità energetica rinnovabile della Sicilia, ovvero un insieme di persone che condividono energia rinnovabile e pulita, in uno scambio tra pari. Notizia annoverata nel bollettino dell’Università di Catania che ha supportato l’iniziativa.
Legambiente lo segnala come "Comune riciclone" e "Comune rinnovabile". Ferla è anche il primo “Villaggio del Compost del Sud Italia”: «È un modello che abbiamo mutuato dalla Francia. È un investimento che si è ripagato da solo», raccontava nel 2018 il sindaco, che oggi si vanta di aver raggiunto un indice di raccolta differenziata al 75 per cento.
Nel 2016 è entrato a far parte dell’associazione Comuni virtuosi: «Dopo l’ingresso nel prestigioso Club Anci de “I Borghi più belli d’Italia” del novembre 2014, un ulteriore riconoscimento di scala nazionale arriva alla nostra cittadina», diceva «emozionato».
I progetti non sono finiti. Entro l'anno, ha annunciato, sarà pronta alla scuola elementare di Ferla la parete che depura l'acqua di scarico dei rubinetti attraverso le piante.
L’unico pericolo alla sua riconferma era l’affluenza. Sotto il 50 per cento le elezioni non sarebbero state convalidate, come è accaduto in un altro comune siciliano, San Cipirello, in provincia di Palermo. Il comune era stato sciolto per mafia nel 2019, e l’unica candidata era Romina Lupo, con una lista civica. Lo sfidante avrebbe dovuto essere Claudio Russo, l’ex vice sindaco, ma la sua lista, spiega Palermo Today, è stata estromessa per irregolarità. Qui l’affluenza è stata del 39,5 per cento, insufficiente per portare a un nuovo sindaco.
Giansiracusa invece festeggia da giorni: «Ho ottenuto 1423 voti come sindaco e la lista Viver3 FERLA ha ottenuto 1397 preferenze» ha scritto su Facebook tributando «“1493 grazie”» ai suoi concittadini. Tutti, pure quella settantina che non lo hanno votato ma che sono comunque andati alle urne.
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