Il ministero dell’Interno valuterà le condotte sulla base dell’art. 19 della Convenzione internazionale dell’Onu sul diritto del mare per adottare un eventuale divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane.
Per il neo ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, le navi Ocean Viking e la Humanity 1 non sono in linea con le norme europee. Secondo quanto riporta l’Adnkronos, l’ex prefetto di Roma ed ex capo di gabinetto del Viminale ha emanato, in qualità di Autorità nazionale di pubblica sicurezza, una direttiva ai vertici delle Forze di polizia e della Capitaneria di porto affinché informino le rispettive articolazioni operative che il ministero degli Affari esteri ha rilevato come le condotte delle due navi non sono «in linea con lo spirito delle norme europee e italiane in materia di sicurezza e controllo delle frontiere e di contrasto all’immigrazione illegale».
Due note verbali saranno inviate alle ambasciate degli stati di bandiera della Ocean Viking e della Humanity I, ovvero Norvegia e Germania.
Il ministero dell’Interno valuterà le condotte sulla base dell’art. 19 della Convenzione internazionale dell’Onu sul diritto del mare per adottare un eventuale divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane.
In un’intervista rilasciata al Giornale Radio Rai, Piantedosi ha detto: «Gli aspetti che inducono ad assumere atteggiamenti che richiedono una certa sensibilità chiaramente vengono prima di tutto. Quindi la salvezza delle persone e l’approccio umanitario. Ma certo è che tutto quello che può essere finalizzato a prevenire che ci siano questi viaggi che a volte si trasformano in viaggi della morte sarà alla nostra attenzione».
Le navi
La Ocean Viking è una nave umanitaria noleggiata da luglio 2019 dall’associazione Sos Méditerranée. Da anni è attiva nel Mediterraneo centrale salvando vite, come accaduto ieri nella zona sar Maltese dove sono state tratte in salvo 39 persone. Mentre la nave Humanity fa capo all’ong Sos Humanity, un’organizzazione di ricerca e soccorso anch’essa attiva nel Mediterraneo.
Nel frattempo, questa notte hanno ripreso le partenze. Secondo Alarm Phone due imbarcazioni di 700 e 650 persone sono partite dal porto di Tobruk in Libia. Con le partenze aumentano anche i rischi di naufragi e di conseguenza i soccorsi in mare. Oltre 22 migranti sono salvati in un gommone che imbarcava acqua proprio dalla nave Humanity I. Poche ore prima la stessa imbarcazione aveva soccorso 113 persone. Ora sono 180 persone che si trovano al sicuro sulla nave, mentre altre 118 sono sulla Ocean Viking. Entrambe le imbarcazioni sono in attesa di ottenere l’indicazione di un porto in cui attraccare per far sbarcare le persone. Sbarcheranno a breve a Pozzallo invece 147 migranti a bordo della nave Aringhieri della Guardia costiera.
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