La vicenda tra l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e la “collaboratrice fantasma” Maria Rosaria Boccia si arricchisce di nuovi dettagli. Dopo le dimissioni generate dal caos politico sulla nomina mancata di Boccia e l’ammissione di una relazione personale tra i due, Sangiuliano ha deciso di denunciare la donna dopo giorni di annunci. 

Ed è proprio dalla denuncia presentata in procura di Roma che emergono alcuni dettagli importanti sulla loro relazione. Ora i pm sono chiamati ad approfondire la condotta dell’imprenditrice di Pompei accusata da parte del legale di Sangiuliano di aver condotto «pressioni indebite».

La lite

Come scrive il quotidiano La Verità tra i due ci sarebbe stata una lite pesante durante una trasferta a Sanremo lo scorso luglio. Boccia, al culmine del litigio, avrebbe graffiato la fronte di Sangiuliano provocandogli una vistosa ferita. Tanto che nei giorni seguenti l’ex ministro era apparso pubblicamente con un cerotto sulla fronte. Alla denuncia presentata in procura, Sangiuliano avrebbe incluso anche una foto scattata subito dopo la lite. Ci sarebbero anche dei messaggi tra i due che testimonierebbero l’accaduto.

In uno di questi l’ex ministro le aveva scritto: «Sfregiato [...] Se non fossi stata tu avrei picchiato durissimo». Successivamente, Boccia ha ammesso: «Mi hai letteralmente mandato fuori di testa [...] mi hai portato a un punto imbarazzante [...] mi hai fatto diventare una iena». Lo scambio si conclude con un approccio pacifico di Sangiuliano: «Comunque ho sbagliato io».

Ma c’è di più, come scrivono alcuni quotidiani, quest’estate Boccia avrebbe anche sottratto la fede nuziale di Sangiuliano. Il caso della mancata nomina aveva messo in crisi la coppia. In un messaggio Sangiuliano le ha scritto: «Ho fatto delle cose che non avrei mai fatto». E lei ha risposto: «Io ora devo decidere e stare bene; in questo momento non posso permettermi di fare scelte sbagliate». Chiedendo all’allora ministro di allontanarsi.

Boccia insisteva per sottoscrivere un patto di riservatezza affinché la loro relazione non venisse resa di dominio pubblico. Anche perché c’è il mistero di una presunta gravidanza, su cui avrebbe fatto leva la donna. In un messaggio di Sangiuliano si legge: «Sono arrivato al punto di non farmi problemi se tu fossi incinta di me; anzi sarei stato felicissimo». In un precedente articolo avevamo scritto come i due sarebbero andati a fare dei controlli insieme in uno studio medico.

Boccia voleva che l’ex ministro firmasse i documenti. In un messaggio scrive: «Se per una volta sei sincero sparisco». Sangiuliano conferma la sua posizione: «Non ho nulla da firmare, vedrai che appena finisce questa conversazione non ti scrivo più». Ma l’imprenditrice di Pompei insiste: «Se davvero mi vuoi bene e ci tieni alla mia serenità firma […] Ho bisogno di stare tranquillissima». Sangiuliano: «Starai tranquillissima, ma mi stai dicendo cose…», riferendosi probabilmente alla presunta gravidanza. Boccia: «Te l’avrei detto oggi, anche stasera, ma non posso».

I messaggi tra i due, la lite e la foto del graffio sulla fronte sono presenti nella denuncia dell’ex ministro che ha riportato la sua versione. Ora spetterà ai procuratori fare chiarezza sulla vicenda.

Le dimissioni di Sangiuliano non sono bastate a chiudere il caso politico che a momenti ha generato altre inchieste. Tra queste quella della Corte dei Conti del Lazio per verificare l’eventualità di un danno erariale nel caso in cui il ministro della Cultura abbia speso soldi per le visite in cui l’imprenditrice accompagnava il ministro (se ne contano almeno otto).

L’altra indagine, sempre al vaglio della procura di Roma, è partita invece da un esposto del deputato di Avs, Angelo Bonelli. I pm ipotizzano reati di peculato e rivelazione e diffusione di segreto d'ufficio. Ma come da protocollo, il fascicolo è stato trasmesso al Tribunale dei ministri, considerata la carica ricoperta fino a poche settimane fa da Sangiuliano.

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