Sulla proroga sono d’accordo l’esecutivo uscente e le regioni, inoltre è stato informato anche il premier incaricato Mario Draghi. L’ipotesi iniziale era arrivare al 5 marzo, data in cui scade il Dpcm con le misure anti Covid-19
Il consiglio dei ministri ha varato il decreto legge che proroga il blocco del spostamenti tra regioni fino al 25 febbraio, dunque per altri dieci giorni dopo la scadenza di quello in vigore il 15. Nell’ordine del giorno della convocazione del consiglio dei ministri si leggeva: «Il Consiglio dei ministri è convocato in data odierna, alle ore 15,00 a Palazzo Chigi, per l’esame del seguente ordine del giorno: Decreto-Legge: Ulteriori disposizioni urgenti in materia di contenimento dell'emergenza epidemiologica da COVID-19». A quanto risulta a Domani il blocco avrebbe potuto essere prorogato fino al 5 marzo in modo da uniformare le date di scadenza di Dl e di Dpcm, oppure per altri dieci giorni dopo la scadenza del 15 febbraio, quindi fino al 25. Il consiglio dei ministri ha optato per i tempi più brevi. Dopo la scadenza della proroga a quel punto toccherà al nuovo esecutivo decidere su come muoversi. Sulla misura di proroga sono d’accordo anche le regioni, come ha fatto sapere il presidente della conferenza delle regioni, Stefano Bonaccini che anzi aveva avallato il periodo più lungo.
Sia il governo dimissionario che le regioni hanno informato il premier incaricato Mario Draghi.
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