Per alcuni il riferimento all’armonia respirata nel ricordo di David Sassoli apre la porte a un nome condiviso. Salvini in mattinata ha dichiarato che il centrodestra appoggia Berlusconi e Conte dice no a Berlusconi ma teme per la compattezza del Movimento
Gianni Letta, esponente di punta di Forza Italia, parlando a margine della camera ardente di David Sassoli in Campidoglio ha espresso l’intenzione di arrivare a una pacificazione in vista del voto per il Quirinale: «Se il clima sentito alla Camera e al Senato nel ricordo di David fosse quello che porta i grandi elettori a votare per il presidente della Repubblica sarebbe una grandissima lezione e il contributo di David alla pacificazione del Paese e allo sviluppo dell'Italia» ha aggiunto. Quasi le stesse parole che solo due giorni prima Enrico Letta, segretario del Pd, aveva espresso a La7.
Il Movimento in agitazione
Si è svolta questa mattina, riporta l'Adnkronos, una riunione dei vertici M5S in vista dell'assemblea dei gruppi, convocata per oggi pomeriggio alle 18 per fare il punto sul Quirinale. Alla riunione con il leader del Movimento, Giuseppe Conte, hanno preso parte i capigruppo pentastellati di Senato e Camera e i cinque vicepresidenti grillini.
Il Movimento 5 stelle è il gruppo più numeroso in parlamento, ma finora non ci sono state indicazioni specifiche per un nome. Al centro del confronto, la necessità di definire una strategia per affrontare la partita del Colle, alla luce del prossimo vertice del centrodestra e della direzione del Pd.
Durante la riunione però, dopo il susseguirsi di rumors sui fuoriusciti e sulle intenzioni di Silvio Berlusconi di sedurre alcuni parlamentari del Movimento, sarebbe stato affrontato anche il tema della solidità dei gruppi pentastellati.
Si allontana intanto l’ipotesi che si converga da subito da destra a sinistra su un nome. Matteo Salvini ha dichiarato che il centro destra è pronto ad appoggiare Berlusconi, ma la posizione sul leader di Forza Italia del Movimento resta la stessa: «Bisogna capire cosa farà il centrodestra. Se non accantonano l'ipotesi Berlusconi è impossibile ragionare su un percorso condiviso», spiegano fonti pentastellate ribadendo il veto sul leader di Forza Italia. Un veto condiviso con il centrosinistra.
Le regole di sicurezza
Areazione, mascherine Ffp2 e via gli storici catafalchi. Questa la decisione raggiunta stamattina in parlamento per arrivare alle votazioni per il Colle. I questori di Camera e Senato si sono riuniti per discutere le misure di sicurezza da adottare in vista dell'elezione del presidente della Repubblica che si svolgerà a Montecitorio a partire dal pomeriggio del 24 gennaio.
La novità principale, riportano le agenzie di stampa, è che verrà abolito il cosiddetto "catafalco", ossia la cabina elettorale utilizzata dai grandi elettori. Al suo posto ci saranno nuove cabine, senza tendine, e con un sistema di areazione che però garantirà la riservatezza del voto. Per il resto confermate le altre misure già adottate in queste settimane e previste per legge per tutti i luoghi al chiuso, inclusi Montecitorio e Palazzo Madama, ossia: mascherine Ffp2, distanziamento e igienizzazione dell'Aula.
Come già anticipato nei giorni scorsi, gli ingressi degli oltre mille grandi elettori saranno scaglionati. Nell'emiciclo potranno entrare al massimo 200 persone con scaglioni di 50 in ordine alfabetico per votare, sempre a partire dai senatori a vita.
Per arginare il rischio contagio, che sta investendo anche il parlamento, è previsto che per il giuramento del nuovo presidente, altra occasione in cui il parlamento è riunito in seduta comune, saranno necessari oltre al green pass base – già in uso per entrare a Montecitorio dallo scorso dicembre – anche un tampone antigenico di terza generazione. Confermato anche il divieto di ingresso per ospiti esterni.
Salvini dichiara e Berlusconi pubblicizza
Si prepara intanto lo scontro per il nome: il segretario della Lega Matteo Salvini alla vigilia del vertice di centro destra ha annunciato che i partiti di area sosterranno Berlusconi. «Centrodestra compatto e convinto nel sostegno a Berlusconi, non si accettano veti ideologici da parte della sinistra. Spero che nessun segretario e nessun partito si sottraggano al confronto ed alla responsabilità».
Il riferimento e al no del segretario del Pd Enrico Letta che ha già detto che il Pd non voterà mai Berlusconi. Della stessa posizione il Movimento 5 stelle.
Il 24 gennaio la prima votazione dei grandi elettori, parlamentari e delegati regionali.
Silvio Berlusconi va avanti con la sua operazione di caccia a deputati e senatori, e sul Giornale, la testata edita dal fratello Paolo Berlusconi, a pagina 5 è comparsa una grande pagina pubblicitaria con scritta una biografia di Berlusconi con toni elogiativi e firmata “Forza Seniores”: «E quindi: chi come lui?» conclude.
Il lutto per David Sassoli
In lutto la politica per la morte del presidente del parlamento europeo, David Sassoli. Questa mattina il feretro è giunto in Campidoglio dove è stata allestita la camera ardente. Ad attenderlo il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Accanto al primo cittadino, la vedova Alessandra Vittorini, e i figli Livia e Giulio.
Dopo di loro è arrivato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, ha deliberato la celebrazione dei funerali di stato per il presidente del parlamento europeo scomparso domenica notte. Si terranno venerdì a Roma alle ore 12 alla Basilica di Santa Maria degli Angeli.
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