Nessuna copertura per i risultati delle elezioni legislative francesi. La Rai ha scelto di non dedicare una prima serata all’esito del voto d’Oltralpe: speciali in onda invece su La7 e Rete4. 

Sulle reti generaliste in onda su Rai1 Tim Summer hits, su Rai2 un film e su Rai3 addirittura una replica di Report. Soltanto in seconda serata su Rai3 la redazione del tg ha aperto l’analisi dell’esito del voto. Su Rainews, addirittura, era in onda il festival delle Città identitarie. 

Si tratta di un’iniziativa promossa da Cultura identità, testata diretta da Edoardo Sylos Labini, intellettuale di riferimento della destra e dei meloniani di viale Mazzini: tanto è stimato che ha avuto nella scorsa stagione anche un programma in prima serata su Rai3, Inimitabili. 

Il Pd in commissione Vigilanza ha fatto sua la polemica: «Sarà forse che il trionfo del Fronte popolare scomoda i piani di palazzo Chigi nella trattativa in Ue? Porteremo anche questo caso in commissione Vigilanza Rai» hanno scritto i parlamentari in una nota già durante la serata. 

Anche l’Usigrai ha preso posizione. Il sindacato, si legge in una nota, «trova assai grave che il Servizio Pubblico non abbia informato i telespettatori in maniera tempestiva ed esaustiva su quanto stava accadendo in Francia. Bastava allungare i tg delle reti generaliste e impegnare il canale all news in una diretta sulle elezioni: cosa che non è stata fatta. Siamo di fronte, da tempo, a una significativa riduzione degli spazi di informazione, tradizionalmente gestiti dalle testate giornalistiche del Servizio Pubblico; anche da questa scelta sta passando un cambio di narrazione che danneggia la Rai e i cittadini». 

Il caso Rainews

Il cdr di Rainews ha preso posizione durissima sulla scelta della direzione: «Rainews24 non aveva mai toccato il fondo in questo modo, mai aveva abdicato così alla sua missione informativa in occasione di un appuntamento elettorale così importante» ha scritto la rappresentanza sindacale in una nota. «Verrebbe da pensare che alla debacle della destra il direttore preferisca non dedicare troppo spazio. Petrecca ritiene opportuno, in una serata come questa, dare spazio a un evento non scevro da interessi e legami personali». 

Un riferimento che non è piaciuto al direttore stesso, che ha replicato con una lettera molto dura in cui chiede a sua volta spiegazioni al cdr su quel passaggio, annunciando «diffida formale all’odg» e chiedendo «difesa legale per calunnia». Sul merito spiega di aver chiesto tre collegamenti dalla serata, «come facciamo con tutte le manifestazioni culturali in partnership». 

Il direttore ha anche replicato con una nota pubblica. «Ai colleghi del Cdr e all'Usigrai la direzione replica con i fatti. Era concordato da diversi giorni uno speciale elezioni francesi di Rainews24 che puntualmente è andato in onda. Rainews Speciale Francia dalle 20 alle 21. Dalle 21 in poi sono stati previsti esperti in tutte le mezz'ore in onda fino alle 24. Come sempre il canale all news assolve il suo compito. E il direttore Paolo Petrecca esprime rammarico per i continui attacchi personali subiti in modo strumentale e in questo caso perfino oltre i limiti della decenza».

Il festival

Petrecca se la prende con il cdr: «In questa circostanza il cdr, che dovrebbe tutelare i colleghi, si sforza addirittura di mettere in relazione stimati professionisti con la vita privata del direttore. Per quanto riguarda l'apertura del tg delle 22 sul festival delle città identitarie -prosegue la nota- è stata una libera scelta del Vicedirettore di turno. I festival sono una delle principali fonti di notizie con cui rainews24 e rainews.it fanno partnership continue. E l'informazione nelle all news non segue regole fisse di impaginazione come nei tg generalisti».

Per il sindacato non si stratta di attacco strumentale: «Petrecca fa lo scaricabarile sul vicedirettore di turno per la responsabilità di una scelta che confligge certamente con la gerarchia delle notizie e con il diritto del pubblico di essere adeguatamente informato».

«Ricordiamo a Petrecca che il direttore della testata è comunque responsabile sempre e non ad ore, mentre invece in una occasione così importante aveva lasciato la redazione per essere appunto personalmente a Pomezia» scrivono i sindacalisti in una nota. «Siamo basiti per le minacce di denuncia al cdr e di una diffida per questa rappresentanza sindacale all'Odg. Sarà il cdr, che ricordiamo è stato votato democraticamente e a grande maggioranza dalla redazione, a ricorrere a garanzia della sua onorabilità e funzione in tutte le sedi competenti».

Rainews è da tempo media partner delle iniziative del giornalista-attore: anche quest’anno Petrecca è stato ospite del festival a Pomezia, relatore del panel “I quaderni di Pomezia: da Enea ad Ugo Tognazzi”. Il programma dell’evento include anche Incoronata Boccia, vicedirettrice del Tg1 che ha fatto parlare di sé per le sue opinioni sull’aborto, che domenica sera ha condotto la serata su Sergio Leone. Ospiti anche Federico Palmaroli, in arte Osho, vignettista di riferimento dei meloniani, e Federico Mollicone, presidente della commissione Cultura della Camera, oltre alla cantante e giornalista Alma Manera, che alcune testate hanno definito la compagna del direttore. 

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