- Il comandante della Polizia locale di Roma, Stefano Napoli, con una lettera inviata alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha rassegnato le sue dimissioni dall’incarico.
- «L'ennesima prova del fallimento della sindaca nella gestione di un corpo che conta oltre seimila agenti e che ha visto bruciare tre comandanti e mezzo in quattro anni e mezzo di amministrazione». È quanto scrive in una nota il segretario del Pd Lazio, senatore Bruno Astorre.
- «Un altro pezzo di amministrazione che si sgretola, a soli sette mesi dalla fine della consiliatura, l'ennesima doccia fredda», conclude Astorre, «per la sindaca Raggi»
«La fitta lettera dell'ormai ex comandante della polizia locale di Roma alla sindaca Virginia Raggi è l'ennesima prova del fallimento della sindaca nella gestione di un corpo che conta oltre seimila agenti e che ha visto bruciare tre comandanti e mezzo in quattro anni e mezzo di amministrazione». È quanto scrive in una nota il segretario del Pd Lazio, senatore Bruno Astorre, a seguito delle dimissioni di Stefano Napoli dalla carica di comandante della Polizia locale di Roma.
«Dopo le dimissioni rassegnate da Raffaele Clemente, capo dei vigili urbani con il sindaco Marino, subito dopo l'insediamento della nuova giunta, ecco Diego Porta, nominato nel novembre 2016 e sostituito con Antonio Di Maggio a marzo 2018, a soli diciotto mesi dalla pensione. Dopo di lui, ecco il dimissionario Stefano Napoli, che, come denuncia egli stesso, è stato scaricato senza neanche una parola di sostegno. Un altro pezzo di amministrazione che si sgretola, a soli sette mesi dalla fine della consiliatura, l'ennesima doccia fredda», conclude Astorre, «per la sindaca Raggi».
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