Russia e Ucraina, oltre al Quirinale c'è la guerra in Europa ma la politica non se n'è accorta
An ammunition for a machine-gun is seen in a shelter on the territory controlled by pro-Russian militants at frontline with Ukrainian government forces in Slavyanoserbsk, Luhansk region, eastern Ukraine, Tuesday, Jan. 25, 2022. Ukraine's leaders sought to reassure the nation that a feared invasion from neighboring Russia was not imminent, even as they acknowledged the threat is real and prepared to accept a shipment of American military equipment Tuesday to shore up their defenses. (AP Photo/Alexei Alexandrov)
26 gennaio 2022 • 07:00Aggiornato, 26 gennaio 2022 • 10:23
L’Italia vive la peggiore crisi politico-militare alle porte dell’Europa dai tempi dell’invasione russa della Crimea come una fastidiosa distrazione dalla trattativa per l’elezione al Quirinale.
100mila soldati russi sono pronti sul confine orientale dell’Ucraina, la Nato è mobilitata, la Casa Bianca ha messo in stato d’allerta 8.500 soldati e il governo cosa fa? Rimira il catafalco.
Osservando l’irreale paralisi politica di queste giornate a Montecitorio si capisce perché gli autocrati come Putin dettano l’agenda della politica internazionale.
Modenese, come tutti. È il caporedattore di Domani. Ha lavorato per il Foglio e scritto per New York Times, Wall Street Journal, Boston Globe, Foreign Policy. Ultimo libro: Solitudine. Il male oscuro delle società occidentali (Einaudi)