Il leader della Lega è pronto a entrare nel governo di larghe intese. Ma quattro anni fa accusava il presidente incaricato. Lo paragonava a Mario Monti, «è la fotocopia», sosteneva. E lo dipingeva così: «Spiace ci sia un italiano complice della Ue che sta massacrando gli italiani e l'economia italiana».
Adesso è in piena sintonia con il premier incaricato Mario Draghi. Ma esattamente 4 anni fa, il 6 febbraio 2017, Matteo Salvini non aveva dubbi, Draghi era «complice di chi massacra gli italiani»: «L'euro non è irreversibile come sostiene Mario Draghi. Mi spiace ci sia un italiano complice della Ue che sta massacrando gli italiani e l'economia italiana».
Allora, da semplice segretario della Lega Nord, a margine del Consiglio comunale di Milano affermava: «Una moneta deve essere al servizio dei cittadini. Se i cittadini anche per effetto di questa moneta stanno peggio rispetto a quindici anni fa, se ne deve prendere atto e andare avanti - ha continuato - Quindi ben vengano Trump, la Le Pen e chi vuole sovranità». E attaccava: «Noi vogliamo che l'Italia torni a scegliere, a decidere, a sperare nel futuro. Il ricattino dello spread lo abbiamo già visto 5-6 anni fa, non ci casca più nessuno - ha concluso -. Non sono tre banchieri, tre massoni o tre finanzieri a tenere in ostaggio il popolo italiano».
Il leder del Carroccio era così fiero di queste affermazioni, che aveva pubblicato il video su Facebook accompagnandolo con un messaggio: «L'Euro NON è irreversibile come sostiene Draghi, italiano purtroppo complice di quella Unione Germanica Europea che l'economia italiana la sta massacrando. Voi state meglio o peggio di quindici anni fa?». Un messaggio che per sicurezza – già all’epoca era molto social – aveva messo anche su twitter.
Draghi infatti, da presidente della Bce, si era premurato di far capire ai no euro che la moneta unica era irreversibile. Per essere certo di essere compreso, lo aveva detto rispondendo alla domanda dell’eurodeputato del Movimento 5 stelle, Marco Valli, sia in inglese che in italiano: «L'euro è irrevocabile, questo dice il trattato».
«Mai premier, è come Monti»
L’antipatia di Salvini per Draghi però non si è fermata lì. Nelle settimane successive ha continuato ad agitare libri contro l’euro in tv.
Ma soprattutto lo paragonava a Mario Monti: il premier tecnico a cui mai si sarebbe piegato. Silvio Berlusconi già faceva il nome di Draghi, ma il leader del Carroccio, sempre convintissimo prima di cambiare idea, il 7 giugno 2017 rispondendo ad Affari Italiani aveva detto: «Non se ne parla nemmeno. Mario Monti bis. E la fotocopia di Mario Monti non mi interessa».
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