Il leader della Lega dopo l’incontro al Quirinale con Sergio Mattarella è andato a Porta a Porta ed è tornato a chiedere elezioni anticipate: «Tra due mesi». Questa è la terza volta che cambia idea in poco più di un mese. E dà un ordine di priorità sui progetti da inserire nel Recovery plan: «Possono partire in una settimana»
Adesso Matteo Salvini si dice pronto alle elezioni: «Meglio investire due mesi di tempo dando la parola agli italiani e poi lavorare tranquilli per i prossimi 5 anni». Questo, ha detto a Porta a Porta, il messaggio che ieri con i leader di centro destra Giorgia Meloni (FdI) e Antonio Tajani (Fi) hanno espresso al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Confermando il terzo cambio di idea dopo quanto affermato un mese fa, il secondo nell’ultima settimana.
Lo scorso 12 dicembre sconsigliava elezioni, poi ha chiesto elezioni in tv, quindi ha aperto a un governo alternativo del centro destra, alla fine ieri sera si è detto convinto che le urne siano la soluzione migliore.
Quindi è tornato ad attaccare il governo sulle manovre per dare stabilità alla maggioranza. Secondo le sue ricostruzioni, il premier avrebbe offerto il ministero dell’Agricoltura, che attualmente è stato preso ad interim da Conte dopo le dimissioni della ministra Teresa Bellanova.
Progetti sul Recovery
In preparazione di un eventuale governo, Salvini ha parlato di quelle che secondo lui sono le possibilità di spesa del Recovery fund. «Ci sono in Italia 700 cantieri, con una firma partono i lavori». Per il leader della Lega «si sono dimenticati della Calabria». Per lui andrebbero selezionati nel Piano di ripresa e resilienza il porto di Gioia Tauro, la statale 106 e «il ponte sullo Stretto di Messina, risolverebbe anche i problemi dell’Ilva. Sono cose che possono partire in una settimana».
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