Accelerata sulla sostituzione del capo di gabinetto di Gennaro Sangiuliano al ministero della Cultura, Francesco Gilioli. Alessandro Giuli ha deciso di anticipare il passaggio di consegne del funzionario che aveva tentato di arginare la vicenda Boccia quando l’ex ministro aveva deciso di concedere all'imprenditrice l’incarico di consigliera. 

Per Giuli la ragione della decisione, comunicata con una Pec, sarebbe stata il fatto di aver scoperto che Gilioli avrebbe passato informazioni ai giornalisti, nello specifico alla trasmissione Report. Quando il neoministro sarebbe venuto a conoscenza del fatto avrebbe deciso di chiudere la questione immediatamente a causa della presunta infedeltà. 

Secondo quanto ha riferito Sangiuliano finora in procura, Gilioli sarebbe stato tra i primi a esprimere perplessità sul curriculum di Boccia e l’eventualità di conflitti d’interesse tra il suo lavoro precedente e il nuovo incarico. 

Il successore

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A succedergli a questo punto potrebbe essere Francesco Spano, con cui Giuli ha un rapporto di fiducia dopo averci lavorato assieme al Maxxi. Al museo romano Spano è segretario generale fin dai tempi della gestione Melandri.

Vi era arrivato, dopo altri incarichi parlamentari, a valle di un piccolo scandalo dall’ufficio nazionale antidiscriminazione, che gestiva ai tempi del governo Renzi: all’epoca lo aveva dovuto lasciare dopo essere rimasto coinvolto in un’inchiesta delle Iene che lo avevano accusato di aver versato 55mila euro a un’associazione che in realtà avrebbe gestito sesso a pagamento. Una vicenda che gli garantì anche le attenzioni delle associazioni pro vita e soprattutto di Fratelli d’Italia, che aveva esultato al momento delle sue dimissioni. 

I pro vita sono già tornati a contestarlo con una petizione popolare che avrebbe già raggiunto quasi 10.000 firme contro la sua nomina.

Nei giorni scorsi Giuli ha incontrato anche gli altri funzionari di livello più alto coinvolti nel caso Boccia, la segretaria Narda Frisoni, stata allontanata nelle ultime ore come Gilioli, e il capo della segreteria tecnica, Emanuele Merlino. Secondo il Corriere della sera, Giuli avrebbe introdotto anche due anticamere davanti al suo ufficio. 

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