«La mia solidarietà al popolo di Israele ed alla comunità ebraica è sentita e convinta» si legge in una nota dell’ad Rai Roberto Sergio successiva alla polemica sull’auspicio di Ghali pronunciato durante la finale del festival di Sanremo dal palco dell’Ariston. Il rapper aveva chiesto lo «stop al genocidio» al termine della sua esibizione. 

La sua presa di posizione – poi tagliata da Raiplay – ha provocato l’indignazione della comunità ebraica e della rappresentanza diplomatica israeliana in Italia. «Se la musica e il festival, per la sua rilevanza, è lo spazio per la libertà di esprimere pensieri di amore, di dolore, di gioia, di denunce sociali e contestazioni politiche, dispiace che questo palco non sia stato l'occasione per lanciare parimenti, un appello per il rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas, lasciando all'unilateralità la legittimazione alla distorsione, con uso di termini che ancora una volta offendono la storia del nostro paese e dell'Europa tutta» ha detto la presidente della comunità ebraica di Roma Noemi Di Segni. 

Più duro l’ambasciatore di Israele in Italia Alon Bar: «Ritengo vergognoso che il palco del Festival di Sanremo sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile» ha scritto su X.

La replica

Gli ha risposto direttamente Ghali: «Non so cosa rispondere, mi dispiace tanto che l'ambasciatore abbia risposto in questo modo. C'erano tante cose da dire. Continua questa politica del terrore e la gente ha sempre più paura di dire stop alla guerra e stop al genocidio, le persone sentono che perdono qualcosa se dicono viva la pace». Anche altri artisti, come Dargen D’Amico, avevano espresso – anche se in maniera meno esplicita – un auspicio di pace. 

Ma la polemica si è allargata anche alla politica: Maurizio Gasparri di Forza Italia ha chiesto le scuse dei vertici Rai nei confronti di Israele, mentre Piero Fassino ha definito «sconcertante non ricordare le vittime di Hamas»

A metà pomeriggio, la presa di posizione dell’ad Sergio. «Ho vissuto assieme all'ambasciatore Bar ed alla presidente Di Segni gli eventi che la Rai ha dedicato alla memoria della Shoah nell'ultima settimana di gennaio. E ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano - e continueranno a farlo - la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas, oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre».

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