Sul trasporto aereo si è consumato un braccio di ferro sottotraccia tra due big del partito di Meloni. Il ministro ne è uscito vincitore, avocando il dossier sul caro biglietti: e per lunedì si è intestato la convocazione di un tavolo con i player del settore
Point, set e match per Adolfo Urso. Almeno per la partita giocata, sottotraccia, sul campo del trasporto aereo, ambito in cui c’è uno scontro in corso nei cieli di Fratelli d’Italia. I protagonisti sono due big del partito. Uno esperto, come il ministro delle Imprese e del made in Italy, Urso appunto, e un altro rampante, il viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami, entrati in rotta di collisione sulla gestione del trasporto aereo.
Nel partito-caserma di Giorgia Meloni si apre qualche piccola crepa, in maniera silenziosa. Niente di clamoroso, ma emergono i primi personalismi. E nel caso specifico non c’è stato un vero incidente solo perché Urso si è aggiudicato la partita. Grazie alla leva del proprio ministero. La conseguenza è che ha avocato a sé il dossier, lasciando a Bignami un ruolo da comprimario, quasi ancillare nel rapporto con gli interlocutori.
In volo al Mimit
La conferma della vittoria di Urso nel braccio di ferro aereo è arrivata dalla convocazione, partita dal Mimit, per un tavolo messo in agenda lunedì con tutti i principali attori del trasporto aereo. Al centro della questione torneranno i prezzi dei biglietti, in vista di possibili rincari in concomitanza delle festività natalizie.
La firma sulla lettera, inviata venerdì 10 novembre, è quella di Benedetto Mineo, dirigente al ministero e conosciuto per il ruolo di Mr. Prezzi, la struttura chiamata a supervisionare eventuali rincari anomali. Un chiaro messaggio dell’ordine del giorno che genericamente parla di confronto sulle problematiche del settore e sulla competitività. Il tavolo – suggerisce qualcuno tra il serio e il faceto – può vantarsi di uno sponsor di eccezione: Rosario Fiorello.
Nello stesso giorno in cui lo showman, nel suo popolare spettacolo Viva Radio 2, ha denunciato prezzi troppo alti dei voli per la sua Sicilia, ecco che dal Mimit hanno preso penna e calamaio per avviare un confronto.
Scontro di potere
Così lunedì prossimo, dalle 14.30, al ministero con sede in via Veneto ci sarà l’incontro con varie associazioni di categoria: da quella dei vettori ai responsabili dei servizi di terra, dagli aeroporti ai rappresentanti sindacali.
Gli occhi sono, inevitabilmente, puntati su Ryanair, al centro di un duello con il governo nelle scorse settimane, quando infuriava la polemica sull’incremento dei prezzi. Urso ha coinvolto di conseguenza gli organismi istituzionali: l’Enac, l'Antitrust, l’Autorità di regolazione dei trasporti saranno al tavolo.
Alla riunione parteciperà anche Bignami, che avrebbe dovuto ricoprire le vesti del padrone di casa, visto che al ministero delle Infrastrutture ha la delega per il trasporto aereo. Al Mimit respingono la tesi dello scontro tra Urso e Bignami.
«Visto che il tema sarà relativo ai prezzi, è stato il Mimit a convocare la riunione che è comunque organizzata insieme al ministero dei Trasporti», è il senso del ragionamento consegnato a Domani. Non si vuole creare un caso, dunque. Nell’ambito del trasporto aereo, c’è però la consapevolezza di uno scontro di potere tra due big di Fratelli d’Italia. Ed è solo una sfida di posizionamento. Nel merito le idee da portare avanti non sono così diverse, c’è appunto solo un interesse a mettere il cappello sull’iniziativa politica.
Nodo biglietti
Urso ha usato il grimaldello dei prezzi per acquisire spazio di azione, anche perché Bignami ha per molti mesi mostrato uno scarso attivismo. Solo da settembre il viceministro ha chiamato al Mit i rappresentanti delle categorie per ascoltare le richieste, che però sono rimaste lettera morta.
In particolare lo stop all’aumento delle addizionali comunali sugli aeroporti era l’obiettivo dichiarato delle imprese operanti nel comparto. Un impegno disatteso: nella legge di Bilancio, in esame al Senato, è stato inserito il balzello. Inevitabile la frustrazione e la ricerca di altri interlocutori nel governo. Urso ha insomma trovato margini per potenziare il proprio ruolo.
La partita dei voli diventa così centrale per mettere una toppa alla figuraccia del decreto Asset. In quell’occasione il ministro voleva imporre un tetto ai biglietti aerei. I vettori replicarono che si trattava di una violazione delle regole europee sulla libera concorrenza. L’intervento è stato ridimensionato, assegnando maggiori poteri di vigilanza all’Antitrust.
L’obiettivo di Urso è quello di intervenire sulla stessa materia, cercando di porre un freno a eventuali rialzi dei prezzi dei biglietti. Anche se, secondo quanto risulta a Domani, non è in preparazione alcun nuovo provvedimento.
L’incontro di lunedì è solo il primo step per un dialogo che si prospetta lungo e complesso. Ma è soprattutto lo strumento utile a riaffermare il primato del Mimit nei cieli di Fratelli d’Italia. Con buona pace delle ambizioni di Bignami.
© Riproduzione riservata