La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, ha detto che l’ex capo della Bce punta a terminare la legislatura. LeU ha detto che non entrerà in maggioranza insieme alla Lega. Grillo domani dovrebbe guidare la delegazione dei Cinque stelle alle consultazioni. Zingaretti ha dato piena disponibilità. Domani Lega e M5s. Si ipotizza un secondo giro di consultazioni ed è già partito il totoministri anche nel Movimento 5 stelle, alla ricerca dei nomi sia politici che tecnici: Sergio Costa e Pierpaolo Sileri.
Sono ore frenetiche, dopo il via libera del premier uscente Giuseppe Conte a Mario Draghi con il discorso del “tavolino” in Piazza Colonna e l’assicurazione che non sarà lui tra i «sabotatori», Beppe Grillo ha deciso di venire a Roma e non si parla più di sì o no, si è arrivati al totoministri. Intanto oggi, ripartono le consultazioni, verranno sentiti da Draghi a partire dalle 11 gli esponenti dei gruppi misti, FdI, LeU, Pd e Forza Italia. Le consultazioni potrebbero andare avanti per un secondo giro anche la settimana prossima.
Davide Casaleggio intanto è già arrivato a Roma e preconizza voto sulla piattaforma Rousseau: «Ho incontrato diversi parlamentari e ministri qui a Roma - ha detto il presidente dell'associazione Rousseau e figlio del fondatore del Movimento - . Qualunque sarà lo scenario politico possibile c'è ampio consenso sul fatto che l'unico modo per avere una coesione del Movimento 5 stelle sarà quello di chiedere agli iscritti su Rousseau». L’ipotesi era già stata portata avanti dal capo politico Vito Crimi nel corso della burrascosa riunione di mercoledì. Il Movimento continua a essere spaccato, con Alessandro Di Battista, che dice di vedere «ragioni su ragioni» per dire «NO a Draghi».
Nonostante i punti di vista differenti all’interno della compagine pentastellata, il Fatto Quotidiano riporta di una telefonata tra Grillo e Draghi mercoledì sera, che avrebbe portato allo sblocco della situazione nel Movimento e all’intenzione di appoggiare un eventuale governo. Non a caso in queste ore hanno cominciato a girare i nomi di eventuali ministri pentastellati che vengono definiti anche tecnici: Sergio Costa e Pierpaolo Sileri.
Centrodestra ancora spaccato
Giorgia Meloni a Porta a porta ha ribadito che non darà la fiducia Draghi: «Sicuramente non la voto, perché sono contraria alla nascita di questo esecutivo». Una posizione che la mette sul fronte opposto rispetto a Forza Italia.
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