Il presidente del consiglio ha ottenuto 262 voti su 305 presenti: il Senato conta 321 senatori, ne ha ottenuti cento più del necessario. Solo il gruppo di Fratelli d’Italia vota no. La Lega fa parte della maggioranza, ma comincia a sobbollire: Salvini vuole diritto di critica sull’Europa, Tav, ponte sullo Stretto e termovalorizzatori
Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ottenuto al senato una maggioranza schiacciante: 262 voti su 305 senatori presenti. Il Senato conta 315 parlamentari più sei senatori a vita: può contare su cento voti più del necessario. L’unico partito che ha votato compatto per il no è stato Fratelli d’Italia. Dagli altri altri gruppi sono arrivati 40 no, 15 dal Movimento Cinque stelle, a sorpresa anche Barbara Lezzi, Nicola Morra, presidente della commissione Antimafia, e Vilma Moronese, presidente della commissione Ambiente, hanno votato no. Adesso bisognerà vedere come reagirà il gruppo alla Camera a queste defezioni di peso.
Il discorso di Draghi, partito alle 10:17 e si è concluso alle 11:08 (qui la versione integrale), ha ripetuto più volte che per il suo programma di governo il parlamento sarà «fondamentale». Quindi è partito il dibattito. La votazione si è conclusa dopo le 23.
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