Era stato dimesso il 19 maggio scorso dopo 45 giorni di ricovero. I valori delle analisi del leader hanno reso necessario anticipare i controlli. All’incontro erano stati convocati i ministri di Forza Italia per fare un punto che riguarda i dossier di governo e la riorganizzazione del partito. Meloni gli telefona e parla con lui di Tunisia
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi è stato nuovamente ricoverato all'ospedale San Raffaele, da dove era stato dimesso il 19 maggio scorso dopo 45 giorni di ricovero. In questo caso, Berlusconi si trova nel reparto degenza, l’ormai famoso “Q1”, ed è stato confermato che resterà per la notte.
A quanto risulta a Domani i valori dell’ex premier hanno portato i medici ad anticipare i controlli previsti. Per domani era in programma un vertice nella sua villa ad Arcore con lo “stato maggiore” di Forza Italia, annullato ufficialmente solo nel tardo pomeriggio.
Le condizioni sarebbero comunque buone. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, hanno riferito fonti di Palazzo Chigi, lo ha chiamato, e nel corso della conversazione, oltre a sincerarsi delle condizioni di salute del presidente di Forza Italia, «l’occasione è stata utile per fare il punto sui dossier internazionali di più stretta attualità, anche in vista del viaggio in Tunisia di Meloni».
Il vertice ad Arcore
All’incontro ad Arcore di domani erano stati convocati i ministri azzurri per fare un punto che riguarda i dossier di governo. Tra i temi più scottanti però anche la riorganizzazione del partito in vista delle prossime elezioni europee. In attesa che le prossime ore chiariscano il quadro, il vertice è stato rimandato a data da destinarsi.
Il nuovo assetto in fase di definizione sta facendo da giorni discutere le forze interne per la riorganizzazione in tre macroaree, Nord, Centro e Sud, e la nomina di tre rispettivi coordinatori, con la regia in primis della compagna di Berlusconi, Marta Fascina. Lo stesso Berlusconi era intervenuto per cercare di placare gli animi e il pranzo doveva essere il momento per ricompattare la squadra.
Il vicepremier forzista e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è stato il primo a dire che «sono controlli che erano già previsti, sono stati soltanto anticipati di qualche giorno». Il bollettino del San Raffaele, firmato dal medico di sempre, professor Alberto Zangrillo, e dal professor Fabio Ciceri, specifica che l’anticipazione, a oggi, di tali controlli «risponde a criteri clinici di normale pratica in medicina e non è correlata ad alcuna criticità né allarme». Le condizioni non sono critiche, ma il ricovero ha a che fare con la leucemia che affligge Berlusconi da tempo.
Lo scorso ricovero
Il leader di Forza Italia durante lo scorso ricovero era stato trattenuto per un primo periodo in terapia intensiva per una polmonite particolarmente delicata, vista la presenza dell’altra patologia. L’evento infettivo, ha reso noto allora il bollettino dell’ospedale, si inquadrava nel contesto della condizione ematologica cronica di cui è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica, di cui era stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta.
Proprio per il precedente, il partito si sta adoperando per mantenere la calma dell’opinione pubblica sulle condizioni di Berlusconi. Prima del ricovero è stato visto in un bar: «Berlusconi è venuto dopo pranzo, verso le 14, a vedere Milano 2, la sua creatura. Era con Marta Fascina ed era un po’ più provato del solito ma di buon umore», ha detto un barista che lavora a poche centinaia di metri dall’ospedale San Raffaele.
La figlia, Marina Berlusconi, si è recata in ospedale e il leader della Lega, Matteo Salvini ha telefonato all’ex premier riferendo di aver scherzato con lui sul calcio. A Berlusconi continuano ad arrivare i messaggi di auguri del mondo della politica: «Forza presidente Silvio Berlusconi, siamo tutti con te!», ha scritto sul suo profilo Twitter la ministra del Turismo e ed esponente di Fratelli d'Italia, Daniela Santanché, seguita poco dopo dal ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
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