- Cambiano alcuni dei vertici del ministero dell’Economia. Dopo settimane di trattative Giorgia Meloni è riuscita a vincere la sua battaglia: Alessandro Rivera non sarà più direttore generale del dipartimento del Tesoro.
- Al suo posto entra il macroeconomista Riccardo Barbieri. È stato confermato, invece, il direttore della Ragioneria dello stato, Biagio Mazzotta.
- Le nomine saranno ufficializzate durante il Consiglio dei ministri in programma alle 18.30.
Cambiano alcuni dei vertici del ministero dell’Economia. Dopo settimane di trattative Giorgia Meloni è riuscita a vincere la sua battaglia applicando lo spoils system: Alessandro Rivera non sarà più direttore generale del dipartimento del Tesoro. Al suo posto entra il macroeconomista Riccardo Barbieri Hermitte. È stato confermato, invece, il direttore della Ragioneria dello stato, Biagio Mazzotta, che non è mai stato messo in discussione della presidente del Consiglio.
Le nomine saranno ufficializzate durante il Consiglio dei ministri in programma alle 18.30. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha proposto anche un nuovo capo dipartimento dell’amministrazione generale del personale e dei servizi: Ilaria Antonini, già capo del dipartimento delle Politiche per la famiglia, prende il posto di Valeria Vaccaro.
Sempre al Cdm di oggi, Giorgetti presenterà una proposta di riforma del modello organizzativo del ministero, in particolare cambiando le strutture dei dipartimenti.
La lunga battaglia per Rivera
La battaglia contro Rivera è iniziata fin dall’insediamento del governo Meloni. La premier ha spinto a più riprese per portare al Mef Alessandro Turicchi, presidente di Ita Airways, e proponendo una buona exit strategy per Rivera alla Banca europea degli investimenti. La trattativa si è arenata a seguito delle pressioni del ministro Giorgetti, che inizialmente spingeva per lasciare Rivera ai vertici del Tesoro.
Secondo Dagospia, il ministro leghista si sarebbe convinto a mollare Rivera solo poche settimane fa dopo un incontro con Mario Draghi. Giorgetti e l’ex premier avrebbero parlato durante i funerali del papa emerito Ratzinger, a piazza San Pietro il 5 gennaio. A quel punto, anche il leghista avrebbe optato per Turicchi. La seconda opzione in campo era l’attuale commissario della Consob, Paolo Ciocca, con un passato al Mef, Dis e vicino ai vertici delle banche milanesi.
Chi è Barbieri Hermitte
Alla fine, però, la scelta è ricaduta su Riccardo Barbieri Hermitte. Nato a Roma, è stato al Mef come responsabile della direzione analisi economico finanziaria del dipartimento del Tesoro. È un economista e market strategist con venticinque anni di esperienza nei mercati finanziari, in cui ha lavorato per alcune delle maggiori banche di investimento, come J.P. Morgan, Morgan Stanley e Bank of America-Merrill Lynch.
È stato il capo dell’Independent Research Department e chief economist in Mizuho International, la succursale londinese della banca d’investimento giapponese Mizuho Securities.
Cresciuto a Milano, dove si è laureato in discipline economiche e sociali alla Bocconi, ha passato cinque anni negli Stati Uniti, conseguendo un Ph.D. in Economics presso la New York University.
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