La fondazione Telethon ha lanciato un nuovo contratto nazionale aziendale per i suoi ricercatori che prevede: salario minimo garantito, ferie, Tfr, maternità e paternità, malattia, congedi, welfare, previdenza e assicurazione sanitaria. L’accordo supera i contratti precari e atipici nel mondo dei ricercatori ed è stato realizzato in collaborazione con la federazione della ricerca e dell’innovazione della Cisl.

«Telethon – sostiene che la fondazione – si è impegnata per garantire ai propri ricercatori un contratto di riferimento che restituisse dignità a questo tipo di impiego e superasse nello stesso tempo le problematiche legate alla natura stessa di un lavoro definito dal singolo progetto di ricerca».

Il contratto prevede 40 ore settimanali di lavoro flessibile, quattro settimane di ferie pagate e un’altra serie di tutele tipiche dei contratti subordinati. La fondazione auspica che questo nuovo contratto possa essere replicato in altre realtà private che si occupano di ricerca, uno sforzo per combattere la precarietà molto diffusa in quest’ambito.

Secondo il presidente della Fondazione Luca di Montezemolo: «Proprio la mancanza di tutele e la mancata definizione di un percorso certo di carriera influiscono sulla
scelta dei ricercatori di recarsi all’estero. Attraverso questo contratto possiamo invece
offrire una valida opzione ai giovani per restare nel nostro Paese, e attrarre anche talenti».

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