La campagna elettorale va avanti tra le polemiche. L’Agcom ieri ha bocciato il confronto a due tra la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni e quello del Pd Enrico Letta perché viola la par condicio. L’appuntamento era fissato per il 22 settembre a Porta a porta, il conduttore Bruno Vespa si è detto dispiaciuto.

Il primo confronto che ha visto tutti insieme tutti i leader tranne Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, si è svolto a Rimini al Meeting di Comunione e liberazione. Dopo l’intervento di Mario Draghi, l’evento si prepara a ospitare quello di Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Invitalia e nipote del presidente della Repubblica.


18:00 – Meloni rassicura i mercati in un’intervista

«Sono molto cauta... Nessuna persona responsabile, prima di avere un quadro completo delle risorse che possono essere investite, può immaginare di rovinare le finanze del Paese». Così Giorgia Meloni ha risposto a una delle domande che gli hanno rivolto i giornalisti di Reuters per un’intervista esclusiva pubblicata oggi pomeriggio. Meloni ha rassicurato investitori e partner europei sulle sue intenzione nel caso in cui dovesse vincere le elezioni. «Vogliamo un diverso atteggiamento italiano sulla scena internazionale, ad esempio nei confronti della Commissione Europea, ma questo non significa che vogliamo distruggere l'Europa, che vogliamo lasciare l'Europa, che vogliamo fare cose pazze», ha aggiunto Meloni.


15:25 – Fuga da Forza Italia

Continuano le uscite da Forza Italia dopo la pubblicazione delle liste elettorali. Oggi hanno annunciato l’addio al partito i due vicecoordinatori e consiglieri municipali di Napoli Maurizio Moschetti e Francesco De Giovanni. Poco prima avevano lasciato il partito quattro parlamentari uscenti e non ricandidati: Domenico De Siano, Antonio Pentangelo, Marzia Ferraioli e Carlo Sarro. «Noi abbiamo creduto fino all'ultimo di essere candidati, perché avevamo la parola del coordinatore nazionale Antonio Tajani. Invece il silenzio totale, anche adesso, dopo la consegna delle liste nessuno che si sia degnato di darci una spiegazione», ha detto il coordinatore provinciale Pentangelo.


13:11 –  Il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani dopo il post di Chiara Ferragni contro Giorgia Meloni è intervenuto sull’aborto: La legge sull'aborto «che è in vigore rimane in vigore, poi bisogna aiutare le donne che non vogliono abortire a non farlo, perché l'aborto è sempre un trauma. Naturalmente per chi è obiettore di coscienza bisogna permettergli di fare l'obiezione di coscienza, ma non è nostra intenzione mettere la legge a repentaglio».

In mattinata il segretario del Pd Enrico Letta ha indicato le prossime elezioni come uno spartiacque: «Il voto del 25 settembre fa da spartiacque in materia di diritti, tra chi pensa che i diritti siano una sfera intoccabile e chi, come Salvini, pensa che l'Ungheria e la Polonia siano il modello a cui deve guardare l'Italia». Sul fronte aborto, in riferimento alla presa di posizione di Chiara Ferragni, «è importante alzare il velo su questo tema».


12:39 – Carlo Calenda ha chiesto di sospendere la campagna elettorale per concentrarsi sull’emergenza gas visto che il Ttf olandese ha raggiunto i 315 euro al MWh.


12:23 – Domenico De Siano, Carlo Sarro, Antonio Pentangelo e Marzia Ferraioli lasciano Forza Italia. I quattro parlamentari uscenti e storici esponenti del partito fondato e presieduto da Silvio Berlusconi lo hanno annunciato in occasione di una conferenza stampa a Napoli.

La ragione alla base della decisione di lasciare Forza Italia è nelle modalità con le quali sono state formate le liste dei candidati alle elezioni politiche del 25 settembre, in particolare la mancanza di una rappresentanza territoriale adeguata, e l'assenza di spiegazioni al riguardo da parte del partito centrale.

«Riteniamo che, di fronte a questo silenzio che rende ancora più incomprensibile quanto accaduto, non ci siano più le condizioni di agibilità politica per continuare a militare in Forza Italia», ha spiegato Carlo Sarro.

09:47 – Il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, dice che non è interessato all’intervento dell’Agcom: «La legittimità delle diverse formule adottate dai conduttori è un problema che non mi appassiona, lo risolveranno l'Autorità garante delle comunicazioni ed eventualmente la Commissione di Vigilanza. Io però devo confessare che sono scettico sui confronti Tv. Spesso si trasformano in risse o si basano su battute ad effetto, che non aiutano l'elettore a capire» ha detto in un’intervista a Rtl 102.5. 


09:07 – Per il segretario del Pd la decisione dell'Agcom sul confronto tv con Giorgia Meloni è da leggere: «Mi sembra bizantina, non ho ancora capito se è un no, un ni o un sì», ha detto Enrico Letta, intervistato da Radio Capital. «La studieremo bene e decideremo il da farsi», ha aggiunto.


08:59 – Giovedì 25 agosto alle 17, il Meeting di Rimini vedrà ospite il nuovo amministratore delegato di Invitalia Bernardo Mattarella. L’incontro “Crisi o ripresa: quali le chiavi dello sviluppo?”, introdotto da Giorgio Vittadini, presidente Fondazione per la Sussidiarietà, affronterà i temi che vanno dall’inflazione al debito pubblico, dalla pandemia alla guerra. Bernardo Mattarella ne discuterà insieme a Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo Economico; Giancarlo Blangiardo, presidente ISTAT; Marco Ceresa, Group Chief Executive Officer Randstad Italia; Roberto Giacchi, amministratore Delegato Italiaonline.

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