Il segretario del Pd attacca ancora Renzi: «È stata l'apertura della crisi di Matteo Renzi a determinare il rischio di precipitare alle elezioni anticipate». Ettore Rosato, coordinatore di Italia viva, ribadisce che i renziani sono pronti a guardare a un patto che arrivi a fine legislatura: «Da noi nessun veto». Sulla relazione del ministro della giustizia Bonafede, al centro dell’ennesima discordia, adesso si vede un’apertura: «Attendiamo di capire le idee per il prossimo anno»
Mentre i conti in parlamento continuano tra trattative e confronti, il segretario del Pd Nicola Zingaretti questa mattina ha detto che il «rischio» di elezioni anticipate «va in tutti i modi evitato e il Pd sta lavorando per garantire un governo che deve essere autorevole su una base parlamentare ampia, con un patto di legislatura». Lo ha detto a Radio Immagina, la radio del Pd on air da meno di una settimana.
«Credo che l'idea di un governo che guardi all'interesse dell'Italia, al bene comune, di stampo europeista, con Conte ovviamente che è il punto di equilibrio in questo momento più avanzato. Ha preso la fiducia 4 giorni fa e io sfido chiunque a dimostrare che qualcun altro può superare quella soglia» ha detto ancora il segretario del Pd. Solo due giorni fa anche nel Pd cominciava a tirare aria di voto, ma adesso la linea è tornata compatta, anzi, «il Pd – ha detto Zingaretti – non ha mai puntato, non punta e non vuole le elezioni politiche anticipate. È stata la forza che di più si è spesa per evitare le elezioni, garantendo con spirito unitario e responsabilità la buona qualità del governo». Il segretario del Pd ha poi attaccato il leader di Italia viva: «È stata l'apertura della crisi di Matteo Renzi a determinare il rischio di precipitare alle elezioni anticipate».
Tensioni e aperture
La relazione del ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, fissata in parlamento nei prossimi giorni continua a creare agitazione nei rapporti tra i renziani e il governo, ma si comincia a vedere un’apertura. Ettore Rosato coordinatore nazionale del partito di Renzi, ha scritto sul Piccolo: «Certo il giudizio non è convincente sull'anno passato, a prescindere da quanto dirà il ministro. Tuttavia attendiamo di capire le idee per il prossimo anno». Nei giorni scorsi i parlamentari hanno firmato una lettera in cui hanno garantito di essere pronti a trattare: «Abbiamo ribadito che è necessario un patto di legislatura e che non ci sono veti o preclusioni. Un patto che deve servire all'Italia del 2030».
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