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Sarà molto diverso dalla guida suprema, l’ayatollah Alì Khamenei, a capo della Repubblica iraniana, ma più simile a un primus inter pares in una visione della gestione del potere più collegiale che verticistica. Akhundzada non avrà né l’autorità politica né il carisma della Guida iraniana.
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È probabile che il mullah Abdul Ghani Baradar, cofondatore dei Talebani, capo dell’ala politica e dialogante con l’occidente, l’uomo delle trattative con gli americani a Doha, venga nominato premier.
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Quanto al nuovo esecutivo non ci sono ancora date certe ma solo indiscrezioni di alcuni nomi senza escludere la presenza di donne che però non avrebbero il ruolo di ministre.
I Talebani preparano il “governo islamico”: il ruolo di Akhundzada
01 settembre 2021 • 20:18Aggiornato, 02 settembre 2021 • 10:20