- Lo ha fatto con energia e debito, ora ripete l’errore nei rapporti con la Cina: va da solo, Olaf Scholz, e senza neppure trascinarsi dietro una visione comune europea. A Pechino giovedì e venerdì, sarà il primo leader occidentale a fare visita a Xi Jinping dall’inizio del suo terzo mandato, e ha voluto pure essere l’unico: ci aveva provato, Macron, ad aggregarsi, ma Berlino ha declinato.
- Come accompagnatori, il cancelliere ha preferito piuttosto i rappresentanti del comparto produttivo tedesco, come aveva fatto Merkel; e già questo fa intuire perché il suo viaggio stia creando malumori sia dentro che fuori dalla Germania. Nella coalizione semaforo, tanto quanto nei consessi europei, l’accusa a Scholz è di ripetere con Xi Jinping gli stessi errori fatti da Berlino con Putin.
- Gli Usa premono per il decoupling, cioè la rottura di legami e interdipendenze tra Europa e Cina. La Germania pensa alle proprie imprese e resta in bilico. Se almeno Scholz coalizzasse il resto dell’Ue su una posizione alternativa, l’Europa potrebbe rivendicare una sua strategia. Ma non è così. Il leader socialdemocratico fatica a tenere uniti persino i suoi stessi alleati.
Anche nelle sue scelte sulla Cina Scholz snobba il resto d’Europa


01 novembre 2022 • 20:26Aggiornato, 01 novembre 2022 • 21:22