Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, ha accettato di dichiararsi colpevole per aver ottenuto e divulgato illegalmente materiale di sicurezza nazionale. La scelta rientra in un accordo di patteggiamento in cambio della sua libertà. La procura, infatti, chiederà per Assange una condanna di 62 mesi, pari al tempo trascorso in prigione nel Regno Unito. Nel caso in cui fosse stato processato per tutti i 18 crimini di cui è imputato rischiava fino a 170 anni di carcere. 

Secondo WikiLeaks, Assange è libero e ha già lasciato il Regno Unito dove prima di raggiungere l’accordo di patteggiamento era in attesa di capire se sarebbe stato estradato o meno verso gli Stati Uniti.

Assange «ha lasciato il carcere di massima sicurezza di Belmarsh la mattina del 24 giugno, dopo avervi trascorso 1901 giorni. Gli è stata concessa la libertà su cauzione dall'Alta corte di Londra ed è stato rilasciato nel pomeriggio all'aeroporto di Stansted, dove si è imbarcato su un aereo ed è partito dal Regno Unito», si legge in un comunicato pubblicato sull'account X di WikiLeaks. L’organizzazione ha anche divulgato un breve video di Assange libero in direzione dell’aeroporto di Stansted di Londra.
 

«Nel corso degli anni di prigionia e persecuzione di Julian, si è formato un movimento incredibile. Persone di ogni estrazione sociale, provenienti da tutto il mondo, che sostengono non solo Julian... ma ciò che Julian rappresenta: verità e giustizia», ha detto la moglie Stella Assange.

Cosa accadrà ora

Assange, diventato negli anni un simbolo della libertà di stampa, è chiamato a comparire davanti nelle prossime ore di fronte a un giudice federale nel tribunale di Saipan, la capitale delle Isole Marianne Settentrionali. Dopodiché Assange dovrebbe tornare in Australia, suo paese di provenienza, «al termine del procedimento».

L’Australia sta fornendo assistenza consolare ad Assange, ha detto un portavoce del governo australiano. Il primo ministro Anthony Albanese «è stato chiaro: il caso si trascina da troppo tempo e non cera nulla da guadagnare continuando la sua incarcerazione», ha aggiunto.

Il caso

Nel 2019 contro Assange sono stati formulati 18 capi di accusa per via della pubblicazione di oltre 500mila documenti riservati riguardanti le operazioni militari degli Stati Uniti in Afghanistan e in Iraq. Sulla base dello Espionage Act negli Stati Uniti rischiava una condanna di 175 anni. Era soprattutto accusato di aver messo a repentaglio la sicurezza nazionale e l’incolumità del personale d'intelligence statunitense pubblicando il materiale segreto tramite la piattaforma WikiLeaks.

Per evitare la condanna, Assange si è rifugiato prima nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra dove aveva ottenuto asilo politico. Ma da qualche anno si trova nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh.

Con il patteggiamento raggiunto tra le parti si concluderà una querelle giudiziaria durata oltre tredici anni.

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