Continuano gli attacchi ucraini in territorio russo. Mosca ha annunciato l'introduzione di un regime speciale antiterrorismo, che comporta restrizioni per la popolazione residente, nelle regioni di Belgorod, Kursk e Bryansk.

«Al fine di garantire la sicurezza dei cittadini e reprimere le minacce di atti terroristici da parte delle forze nemiche di sabotaggio e ricognizione», ha spiegato il presidente del Comitato nazionale antiterrorismo, direttore dell'FSB russo A.V Bortnikov.

Si tratta di aree al confine con l’Ucraina dove Kiev ha portato i suoi attacchi, rivendicando di aver colpito una base aerea militare russa nella regione di Lipetsk, a 300 km dal confine.

Il timore dei russi è che i combattimenti nella regione minaccino il gasdotto che trasporta la metà del gas naturale russo ancora esportato verso l'Europa. 

Preoccupazione anche per la centrale nucleare di Kursk, anche se l’azienda pubblica russa dell’energia, Rosatom, ha fatto sapere che, dopo una temporanea riduzione del personale nel cantiere, la centrale funziona normalmente.

Il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha chiesto in un comunicato stampa «la massima moderazione per evitare un incidente nucleare».Il ministero della Difesa russo ha risposto, annunciando di aver colpito con un missile a testata termobarica i mercenari stranieri nella periferia meridionale di Sudzha, nella regione di Kursk.

Il presidente dell'agenzia atomica russa Rosatom, Alexey Likhachev, in un colloquio con il capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), ha detto che le azioni delle forze armate ucraine nella regione russa di Kursk costituiscono una «minaccia diretta» alla centrale nucleare sul territorio russo.

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