Di fronte alla «crisi della benzina», scatenata dalla penuria di autotrasportatori, il governo inglese ha sospeso la legge sulla concorrenza ed è pronto a coinvolgere i riservisti per guidare le autocisterne. Le pompe di benzina sono prese d’assalto
File di macchine ai distributori di benzina e scaffali vuoti nei supermercati. Nel Regno Unito la mancanza di autotrasportatori ha creato disagi in vari settori, dai beni di consumo ai carburanti. Gli automobilisti sono costretti a lunghe file, spesso di notte e lontano da casa, per trovare un distributore aperto o poco affollato. I prezzi della benzina hanno raggiunto i massimi da otto anni.
Il 27 settembre, il governo di Boris Johnson ha ipotizzato di ricorrere ai riservisti dell’esercito per far affluire i carburanti dai depositi alle stazioni di servizio: sarebbe una soluzione temporanea per coprire i posti lasciati liberi da circa 100mila autisti dopo la ripresa dalla pandemia. Il contraccolpo si è registrato anche nei paesi dell’Unione europea, ma in Gran Bretagna è stato aggravato dalle Brexit, che ha rallentato l’afflusso di lavoratori provenienti dal Continente.
Militari in standby
Sull’ipotesi di un intervento dei militari, cautela è stata espressa il giorno dopo dal portavoce di Downing Street, Max Blain: «Attualmente i militari non servono, anche se stiamo predisponendo ogni misura che dovesse essere imposta da future necessità». È stato invece confermato un provvedimento straordinario di sospensione della legge sulla concorrenza nei trasporti, per poter rifornire in modo più mirato le stazioni di servizio.
Martedì, a Londra, un uomo ha minacciato con un coltello il conducente di un’auto che aveva cercato di saltare la fila per fare benzina. Il ministro dei Trasporti, Grant Shapps, ha però rassicurato i cittadini parlando di «segnali di stabilizzazione». Secondo Shapps, bisogna evitare gli allarmi mediatici che avrebbero alimentato le lunghe code dei giorni scorsi.
Prezzi alle stelle
Una notizia poco rassicurante è arrivata dalla società di servizi per automobilisti Rac, secondo cui il prezzo medio di un litro di benzina è aumentato dai 135,87 pence di venerdì ai 136,59 pence di domenica. Rac ha detto di essere a conoscenza di un piccolo numero di gestori che «si approfittano della crisi e aumentano i prezzi»: viene segnalato un caso limite di benzina venduta a 198,9 pence al litro. Per il portavoce di Rac, Simon Williams, «potremmo vedere prezzi ancora più alti nei prossimi giorni, indipendentemente dagli attuali problemi di approvvigionamento».
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