Nella mattinata del 22 febbraio il pontefice «ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi», aveva fatto sapere la sala stampa vaticana. Crisi rientrata
«La notte è trascorsa tranquilla, il papa ha riposato». Poche parole ma rassicuranti quelle del Vaticano che ha aggiornato la stampa sulle condizioni di salute del pontefice che si trova ricoverato al Gemelli da venerdì 14 febbraio. La crisi emergenziale relativa alle sue condizioni di salute sarebbe rientrata.
«Non ci sono state altre trasfusioni», fanno sapere fonti vaticane. Il papa «mangia normalmente». Ha avuto bisogno delle cannule di ossigeno ma «non è intubato in nessun modo».
La crisi
Dopo un primo miglioramento il quadro clinico si era complicato sabato 22 febbraio. La Sala stampa vaticana ha fatto sapere infatti che e condizioni di papa Francesco «continuano ad essere critiche» e che in quella mattinata il pontefice «ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l’applicazione di ossigeno ad alti flussi».
Il pontefice ha inoltre avuto bisogno di emotransfusioni, si specifica nel bollettino, dove si è inoltre sottolineato che «le condizioni del Santo Padre continuano ad essere critiche» e che il papa «non è fuori pericolo».
L’Angelus
Bergoglio non ha partecipato all’Angelus del 23 febbraio ma è stato preparato un testo nel quale si legge: «In questi giorni mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini. Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo! Affido tutti all'intercessione di Maria e vi chiedo di pregare per me».
Proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, «portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia!», ha aggiunto il pontefice.
© Riproduzione riservata