Il partito di Erdogan ha accusato il politico olandese di avere assunto atteggiamenti «fascisti» aggiungendo che se Wilders «fosse nato in un altro contesto oggi sarebbe un nazista o un terrorista dell’Isis»
Le autorità turche hanno aperto un’indagine sul politico olandese di estrema destra, Geert Wilders, accusato di aver «insultato» il presidente Recep Tayyip Erdogan. In particolare, Wilders aveva definito Erdogan un «terrorista» e aveva chiesto all’Olanda di espellere l’ambasciatore turco. Il partito di Erdogan ha accusato il politico olandese di avere assunto atteggiamenti «fascisti» aggiungendo che se Wilders «fosse nato in un altro contesto oggi sarebbe un nazista o un terrorista dell’Isis».
Il premier olandese, Mark Rutte, è invece intervenuto per difendere il parlamento del suo paese dicendo di volere garantire «il diritto alla libertà di parola». Non è la prima volta che Wilders si attira le critiche del mondo musulmano per le sue affermazioni. Nel 2011 aveva definito «somiglianti» l’islam e il nazismo chiedendo inoltre di vietare la divulgazione del Corano nel paese.
Erdogan contro l’Europa
Le accuse dell’olandese fanno riferimento alla scelta di Erdogan di criticare l’atteggiamento a suo dire ostile di alcuni paesi europei verso la religione musulmana. Nel corso degli ultimi mesi i rapporti tra Europa e Turchia si sono deteriorati proprio a causa delle diversi posizioni sulla questione islamica. La scintilla è stata lo scontro frontale tra il presidente francese, Emmanuel Macron e lo stesso Erdogan.
Dopo che un terrorista islamico aveva ucciso Samuel Paty, un professore di scuole medie, colpevole di avere mostrato in classe alcune vignette di Charlie Hebdo, Macron aveva annunciato la sua volontà di difendere la libertà di satira anche di fronte alle vignette satiriche su Maometto e aveva accusato alcune comunità musulmane di «separatismo». Erdogan aveva definito le parole del suo omologo francese «degne di una perizia psichiatrica» invitando i turchi a boicottare i prodotti di Parigi.
I leader europei avevano condannato in blocco le dichiarazioni del presidente turco, ma nel mondo musulmano in molti avevano manifestato il loro sostegno a Erdogan e il Kuwait aveva effettivamente deciso di boicottare i prodotti francesi.
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